Lunedì 22 gennaio 2018 parte un nuovo percorso di formazione patrocinato dal Comune di Palermo per diventare volontari di PrevenGo, il monumentale progetto on the road messo in piedi da Arcigay Palermo in collaborazione con tanti partner e sostenuto da Fondazione con il Sud.
Il percorso di formazione, della durata di 30 ore si svolge in viale delle Scienze, precisamente nelle sale messe a disposizione dall’Università di Palermo, uno degli enti che che patrocinano il progetto. A conclusione del percorso i partecipanti entreranno in possesso di un attestato grazie al quale potranno collaborare con il personale medico per il momento dei test ma anche per i momenti dedicati all’informazione e alla sensibilizzazione.
Sono stati richiesti i crediti (CFU) per i partecipanti che sono anche studenti universitari.
Per partecipare al corso di formazione basta compilare il form online al link: https://goo.gl/forms/2GkFXTtEsj6QjFp33
“PrevenGo – la Prevenzione viene da Te” si basa sulla messa in atto di 3mila test gratuiti e a risposta rapida per le Ist (infezioni sessualmente trasmissibili), 250 volontari e 4 sportelli di ascolto e raggiungerà complessivamente 5mila utenti su tre province siciliane di Agrigento, Palermo e Trapani.
I partner di Arcigay nel progetto sono Arnas Civico – Di Cristina – Benfratelli, l’associazione Nps – Network delle Persone Sieropositive (Sezione Sicilia), l’associazione ANLAIDS (Sezione Felicia Impastato), l’associazione universitaria UniAttiva, la confederazione UDU e il Segretariato Italiano Studenti in Medicina (SISM).
I test sono 3000 test capillari a risposta rapida “combo”: basta il prelievo di poche gocce di sangue da un dito per registrare la presenza di anticorpi contro HIV, HCV e sifilide. Questo tipo di test contribuisce a diminuire il timore nei confronti della prevenzione ospedaliera e aumenta l’accessibilità alle cure di chi non ha mai effettuato alcuna analisi e non è a conoscenza del proprio status sierologico.
Le infezioni da HIV in Italia sono in aumento secondo il Notiziario dell’Istituto Superiore di Sanità 2015. In particolare tra migranti e MSM (maschi che hanno relazioni sessuali con maschi).