domenica, 23 Febbraio 2025
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Al Teatro delle Balate, “Terra Matta” di e con Stefano Panzeri

La grande storia vista attraverso gli occhi di un ultimo

Terzo appuntamento della stagione del Teatro delle Balate (via delle Balate 3-5 a Palermo), giovedì 25 gennaio alle 21, con lo spettacolo “Terra Matta” di e con Stefano Panzeri, attore leccese e ideatore del progetto sulla memoria migrante italiana “Oltreoceano”.

Lo spettacolo, primo di una trilogia, parte dall’omonima biografia, pubblicata postuma da Einaudi, del bracciante siciliano semianalfabeta Vincenzo Rabito che in 1027 pagine dattiloscritte, senza margini e un punto e virgola dopo ogni parola, racconta la sua vita all’interno della più ampia e drammatica storia del Novecento italiano. “Terra Matta” ha debuttato per la prima volta nel maggio del 2014, da allora ha girato numerose stagioni teatrali e festival italiani contando sinora 200 rappresentazioni.

Panzeri porta sul palco la lingua grezza di Rabito, infarcita di sicilianismi, ma che si fa simbolo di un riscatto sociale per un “ragazzo del ‘99”, partito alla volta dell’Africa per “antare affare solde”, rincorrendo i sogni d’imperialismo coloniale della Grande Italia fascista. “Terra Matta” è un’opera monumentale, un documento autentico dell’Italia tra le due guerre, redatto in 4 anni su una macchina da scrivere. “Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso”, come lo ha definito Andrea Camilleri, che Panzeri, alla prese con il linguaggio dell’autoscrittura, rappresenta sul palco in modo semplice ed essenziale – accanto a lui solo una sedia – indirizzando allo spettatore un chiaro messaggio di ritorno all’oralità per reimparare ad ascoltare e raccontarsi.

A tutto ciò, si aggiunge la memoria migrante, cui Stefano Panzeri ha dedicato un progetto teatrale itinerante. Dallo spettacolo è nato, infatti, nel 2015 il progetto “Oltreoceano”, sostenuto attraverso un crowdfunding. Per un mese all’anno, usando lo scritto di Rabito e la narrazione come “strumento di evocazione”, Panzeri ha portato “Terra Matta” nelle comunità italiane di Argentina e Uruguay e, per periodi più brevi, quelle di Londra, Belfast, e Oxford per raccogliere storie di migrazioni dalla viva voce degli italiani di Oltreoceano e OltreManica. Il progetto debutterà quest’anno in America e Australia. Le numerose testimonianze raccolte sono poi diventate parte della drammaturgia e si sono affiancate e intrecciate con la storia di Rabito in un montaggio di storie vere tra passato e contemporaneo. Ne è così nata una trilogia che ripercorre e racconta tutta la vita di Vincenzo e insieme raccoglie restituisce frammenti della memoria migrante italiana.

«Il diario di Vincenzo mi ha rubato il cuore e la tenacia – afferma Panzeri. Credo che l’attualità del testo di Rabito sia l’utilizzo della scrittura come terapia: quasi una sorta di moderno storytelling. La sua è una lingua teatrale che si completa a gesti, dunque, non è stato difficile trasportarla sul palcoscenico. Per la sua teatralità e per il suo forte valore storico la testimonianza di Rabito, scritta senza alcuna velleità artistica e solo per fare il punto sulla propria vita, per dire “ecco, questo io sono”, mi ha affascinato al punto da farmi decidere di cimentarmi con una lingua non mia e farmi portatore di questo racconto di vita vera in forma di trilogia: la prima va dal 1899-1918, attraversando in pieno la fame dell’Italia rurale di inizio secolo, l’Italia della gioventù sacrificata, l’Italia delusa da una vittoria “fragile”».

Lo spettacolo sarà in replica venerdì 26, sempre alle 21.

Ingresso stagione serale: 10 euro (intero); 8 euro (ridotto)

Informazioni e prenotazioni: 347 9282697 – liberiteatri@liberiteatri.it

REPLICHE SCUOLE

Tutti gli spettacoli verranno replicati la mattina per le scuole, con due turni alle 10 e alle 12. Il costo del biglietto per le scuole è di 7 euro con possibilità di abbonamento all’intera stagione al costo di 25 euro oppure: 2 spettacoli al costo di 13 euro, 3 spettacoli a 18 euro e 4 spettacoli al costo di 23 euro.

Biografia Stefano Panzeri

Si diploma come attore presso il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni di Venezia diretto da Giulio Bosetti nel luglio del 1997.

Nel 1998 debutta in “L’uomo la bestia e la virtù” di Pirandello per la regia di Giuseppe Emiliani con il Teatro Carcano. Nel 1998 inizia lo studio della maschera e della Commedia dell’Arte con Antonio Fava e successivamente con Claudia Contin, Marcello Bartoli, Enrico Bonavera e Carlo Boso. Dal 2001 è socio attore della compagnia Teatro Invito di Lecco sia per produzioni di teatro ragazzi che per adulti, collabora con Albero Blu di Lecco, Teatro del Buratto di Milano e Teatro Sociale di Como ASLICO, con la residenza teatrale Attivamente e la compagnia Teatro Immagine di Venezia. Sempre in qualità di attore ha lavorato presso il Piccolo Teatro di Milano- Trame d’autore (Blu 2004) e con la Biennale Teatro (Ulisse e l’arte della navigazione 2008).

Dal 2000 continua la formazione attorale con Laura Curino, Giorgio Rossi e Cesar Brie.

Nel 2008 ha creato con un attore e un drammaturgo catalani e uno attore portoghese l’ensemble artistica Jogijo con cui si dedica a produrre spettacoli trilingue e la compagnia Panedentiteatro.

Tra maggio e giugno 2015 grazie ad un crowdfunding inizia “Nelle nostre case Oltreoceano- Oltreoceano” – a maggio 2016 la seconda edizione del progetto e a maggio 2017 la terza in Sud America, per marzo-novembre 2018 il progetto sarà per la seconda volta in UK, per la quarta in Argentina, e debutterà in Australia e USA Orientali – progetto sulla memoria migrante italiana a partire dal diario “Terra Matta” di Vincenzo Rabito.

Nel settembre 2016 ha concluso il secondo e ultimo livello del corso di Screen Acting presso la Met Film School di Londra.

Il suo sito internet: https://goo.gl/vTGZXD

Video spettacolo “Terra Matta” parte 1 (1899-1918)

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