Già da anni in via Pipitone Federico, a Palermo, sorge una bellissima Chorisia, un albero di circa 7 metri, dalla folta e fiorata “chioma” che, oltre a rendere elegante la strada cittadina, regala anche ombra, riparo e protezione a chi proprio lì vi abita. Soprattutto in pieno centro, con un albero come questo, si cerca di rendere più “verde” una città che, come ben sappiamo, di verde ne ha ben poco. Fino a qua sembrerebbe tutto nella norma, tranne un aspetto riaffiorato in questi ultimi giorni quando il Comune ha deciso di abbatterlo. Tra le motivazioni che hanno indotto a questa drastica scelta, sembrerebbe vi sia il fatto che l’albero sia troppo lungo rispetto agli altri che si trovano nel medesimo marciapiede. Inoltre, il fusto sarebbe troppo largo, tale da creare dei fastidi alle attività commerciali ricadenti proprio su quel tratto. Ma c’è ancora un’ultima motivazione, secondo cui le radici creerebbero umidità ad un magazzino sottostante. Su quest’ultimo punto, è stata svolta una perizia, firmata da due tecnici, un architetto, ed un ingegnere che scagionerebbe l’albero come possibile responsabile di tale disagio, avendo identificato delle fessurazioni del marciapiede in cemento, che potrebbero provocare le infiltrazioni. Problemi che quindi potrebbero essere facilmente risolti impermeabilizzando lo stesso marciapiede, visto che le radici degli alberi, di norma, trattengono l’acqua.
Il taglio era già stato disposto per la settimana scorsa ma, grazie ai componenti dell’associazione Palermo bene comune, ed in particolare alla persona di Fabio Alfano, è stato lanciato un allarme ripreso poi dall’attivista del Laboratorio Regionale Ambiente e tutela degli animali, rappresentante pro tempore, Elvira Dragonia Vernengo che, insieme al cantautore ecologista Eugenio Piccilli, alla rappresentante per Palermo e provincia del Movimento Animalista, Beatrice Feo Filangeri, e al Presidente del comitato pro infanzia siriana “Nour ama e cambia il mondo“, Liliana Vernengo, hanno immediatamente lanciato una campagna mediatica sui canali social con l’hastag #iostoconlalbero.
“Gli alberi danno tantissimo senza chiedere nulla. Perché tagliarli? – ha commentato Elvira Dragonia Vernengo (nella foto) -. Troppo spesso gli interessi economici del singolo prevalgono sul bene comune, e questo è un atteggiamento di cecità che andrebbe corretto”.
La Vernengo ha in questi giorni ha apposto sull’albero dei cartelli, in modo che si possa sollevare la questione ancora pendente, e salvare così la vita ad un “essere vivente” che può solo regalare benessere ai cittadini.