Sarà inaugurata martedì 31 ottobre, alle 16, nella cripta della Chiesa di Santa Maria del Piliere, in piazzetta Angelini 1 (via Bara all’Olivella, di fronte Palazzo Branciforte), la mostra “Necromiti”, di Melania Costa.
La mostra é organizzata dalla Settimana delle culture, in collaborazione con l’associazione Amici del Piliere e con il sostegno di Natalia Simeti, azienda agricola biologica “Bosco Falconeria” (Partinico – Palermo); Ignazio Barone duca d Alba, professor Giuseppe Asciuto, dottore agronomo emerito. L’esposizione, dopo l’inaugurazione, sarà aperta al pubblico nei due weekend del 4 e 5 e dell’11 e 12 novembre.
L’idea di questi oggetti, esposti in una mostra, nasce dal ritrovamento e recupero, inizialmente casuale, di una serie di vecchie foto; immagini che, non più rivendicare dal tempo e dai proprietari, vengono abbandonate al crudele destino dell’anonimato. Foto di persone che hanno avuto una loro storia, forse adesso dimenticata; scatti di cui, tristemente, parenti (o chi per loro) si disfano senza molti ripensamenti, o chissà… persi lungo il cammino. Attraverso il recupero, e successivamente, il rimaneggiamento artistico e creativo, i personaggi delle foto riprendono nuova vita. Le storie si intrecciano, si creano incontri, si avvertono desideri mai detti, speranze nascoste. Se si guarda attentamente ogni singola foto e ogni singola persona, si legge una storia, a volte triste, a volte forse irrispettosa, a volte gioiosa; i personaggi vivono comunque di una nuova vita. Da supporto alle foto, il materiale con cui vengono creati svariati oggetti, quasi interamente riciclato: anche questo vive così di nuova vita.
Il senso di questa idea é anche quello di far rivivere una nostra tradizione popolare come quella della Festa dei Morti, ormai purtroppo in parte dimenticata o peggio, soppiantata da qualcosa che non ci appartiene come la festa di Halloween. C é dunque anche una parte di ricerca antropologica di testi e riferimenti su questo tema e una riflessione su ciò che la fotografia, in senso lato, ci vuole trasmettere.
Melania Costa, svolge da più di vent’anni la libera professione come logopedista, nel suo tempo libero crea oggetti artigianali di vario genere (gioielli in pala di ficodindia e oggetti d arredamento).
La sua arte potrebbe essere inquadrata in una particolare categoria che é quella della cosiddetta “art singulier”, arte “irregolare”creata da persone che operano al di fuori da qualsiasi sistema artistico ufficiale.