L’associazione Lumpen rende omaggio a Marco Ferreri nel ventennale della morte. Sabato 14 ottobre viene riproposto, in versione restaurata, La Donna Scimmia, uno dei film più rappresentativi del grande regista milanese. Franco Maresco, direttore artistico dell’associazione Lumpen dice che “ si tratta di un capolavoro del grottesco, uno di quei film che prendeva a pugni nello stomaco un’Italia ipocrita e già rincoglionita da un benessere illusorio quanto arrogante. Quello che lascia stupiti e fa incazzare è constatare che anche Ferreri, come tanti altri , è di fatto finito nel dimenticatoio, di quel cinema si è persa ogni traccia nell’Italia dei cinematografari contemporanei “. Realizzato nel 1964, il film fu presentato alla diciassettesima edizione del festival di Cannes dove fu accolto con favore da buona parte della critica e del pubblico. In Italia i pareri furono contrastanti e al botteghino andò tutt’altro che bene. Oggi, a distanza di oltre cinquant’anni, La Donna Scimmia non ha perso niente della sua forza trasgressiva e profetica, e l’interpretazione di Tognazzi e Annie Girardot è da antologia. ” Ho conosciuto Ferreri nell’ultimo periodo della sua vita “, racconta Maresco ” quando, al festival di Pesaro, mi volle incontrare dopo avere visto Grazie Lia, una specie di inchiesta su Santa Rosalia in chiave cinica fatta da me e Ciprì. Era entusiasta e mi disse che tra le poche cose che guardava in televisione c’era Cinico TV. Gli piaceva la nostra cattiveria perché la trovava salutare in un cinema italiano che per lui era diventato ‘ insopportabilmente piagnone”. Ugo Tognazzi, nei panni di un scalcagnato truffaldino che sfrutta una povera orfana( Annie Girardot) affetta da ipertricosi e la espone come un fenomeno da baraccone, è all’altezza delle sue più memorabili interpretazioni.
Edizione restaurata da Cineteca di Bologna e TF1 Studio in collaborazione con Surf Film al laboratorio L’Immagine Ritrov
Soggetto e sceneggiatura: Marco Ferreri, Rafael Azcona
Fotografia: Aldo Tonti
Montaggio: Mario Serandrei
Scenografia: Mario Garbuglia
Costumi: Piero Tosi, Vera Marzot
Musica: Teo Usuelli
Interpreti: Ugo Tognazzi (Antonio Focaccia), Annie Girardot (Maria), Achille Majeroni (impresario teatrale), Filippo Pompa Marcelli (Bruno), Ermelinda De Felice (suora)
Il restauro 4K realizzato a partire da un lavander di prima generazione conservato da TF1.
La presente versione propone in successione i tre diversi finali del film. Il primo è il finale della versione italiana censurata. Il secondo corrisponde al finale della versione non censurata. Il terzo è il finale della versione francese.
Il suono è stato restaurato a partire dal negativo ottico originale.
Il restauro è stato eseguito dal laboratorio L’Immagine Ritrovata (Bologna – Parigi) nel 2017.