Interviste, reportage che toccano temi che vanno dal design al fumetto, una ricerca stilistica che salda nelle radici si apre a sperimentazioni e intende promuovere l’arte contemporanea, così come le diverse tecniche espressive. Tutto questo è condensato anche nella scelta di copertina di questo primo numero: uno scatto di Fabio Savagnone tratto dal calendario Pagani 2017.
La camera dello scirocco è un periodico quadrimestrale di arte, cultura e società dell’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento diretta da Alfredo Prado.
Il primo numero è stato presentato martedì, 27 giugno, nei locali dell’Accademia, lo hanno illustrato ai presenti, insieme al direttore Alfredo Prado: il direttore editoriale Giovanni Paterna, l’assessore alla cultura del Comune di AgrigentoBenianimo Biondi, la vicepresidente dell’ordine dei giornalisti di Sicilia Teresa Di Fresco.
L’iniziativa editoriale “un atto di coraggio straordinario – ha sottolineato Giovanni Paterna – è solo una delle novità proposte dall’Accademia nell’ottica di rivitalizzare il centro storico”. Teresa Di Fresco ha focalizzato l’attenzione sulla valenza esemplare di una rivista in tempo di crisi: “un’illuminazione per il futuro. Un esempio per il comparto cartaceo”. Beniamino Biondi ha ribadito “l’inteso rapporto di collaborazione e solidarietà fra l’Accademia e l’amministrazione comunale”.
“L’Accademia è un luogo abitato da giovani, pieni di idee e di entusiasmo – spiega Alfredo Prado – ci chiediamo continuamente quale sia il modo migliore per comunicare, sia con loro, gli studenti, che con le istituzioni, di rendere queste energie delle azioni concrete. L’obiettivo primario del nostro istituto è mantenere alti standard qualitativi in termini di offerta didattica, di fruizione del sapere, di fermento creativo. La rivista è uno dei tasselli di questa edificazione, il ruolo dell’arte è creare e rinsaldare le relazioni con il territorio. Per questo vogliamo far conoscere meglio l’arte e i suoi mestieri, sappiamo quanto sia importante nelle vita delle persone, come passione e come professione, vivere l’arte è possibile, come fucina di cultura e di cambiamento. Noi qui, lo facciamo ogni giorno, cresciamo insieme alla città e ai nostri studenti”. Nuova dunque è la sede che recupera gli spazi della ex scuola elementare in via Bac Bac, divide persino – simbolicamente e materialmente – alcuni muri di confine con l’ex Collegio dei Filippini, come rinnovato è il ciclo di seminari e di incontri (estemporanee, mostre, presentazioni) che l’Accademia propone e che la legano a doppio filo con il tessuto urbano del centro di Girgenti. La rivista si candida come strumento di scambio, anche a livello internazionale, sono previste traduzioni e un ciclo di presentazioni in diversi capoluoghi italiani.
Oltre alle rubriche curate da insegnanti dell’Accademia che indagano I luoghi dell’arte: Rosa Maria Corbo affronta il Teatro Akargas, Domenico Boscia parla della Galleria Sinatra e Nuccio Mula illustra un excursus Dal Teatro Margherita di Girgenti al Teatro Pirandello di Agrigento.
Fra gli altri argomenti del primo numero compaiono: il teatro musicale, i dipinti della grotta del Genovese, e il nuovo tracciato della Magna via Francigena che collega Palermo e Agrigento.
E se Paolo Massimiliano Paterna ci parla del Calendario Pagani e di Graphic novel, Franz la Paglia
ci racconta La campagna degli Dei, Giovanni Paterna I Giganti di Sicilia e Ubaldo Mirabelli la Poesia e gastronomia di Archestrato da Gela. Non mancano curiosità come la presentazione dei tarocchi di Madè, interviste ad artisti come Vincenzo Gennaro, viaggi in luoghi d’arte come Sator Print a Siena, le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento e i magazzini dell’arte contemporanea di Trapani.
Chiudono la rivista le pagine dell’Accademia, una sintesi di momenti di condivisione, come l’evento inaugurale della nuova sede e la presentazione di Tarot, la tesi di Federica Mula.
Info www.abama.it