mercoledì, 25 Dicembre 2024
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Palermo. Visita a Brancaccio del premier Matteo Renzi nel giorno della commemorazione di Padre Puglisi

Il premier Matteo Renzi è arrivato nella scuola “don Pino Puglisi”, a Palermo, per inaugurare l’anno scolastico. Lo hanno accolto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il prefetto Francesca Cannizzo.  Ad attendere il premier Matteo Renzi nell’atrio dell’ istituto, ci sono i piccoli alunni della scuola che ospita le classi della materna, primaria e media. All’ingresso sono esposti due striscioni con scritto ‘Welcome’ ed uno con scritto ”Il pizzo,il Bullismo degli adulti, Gli angeli della legalita’”. Fuori dalla scuola, a contestare il premier docenti precari, disoccupati ed edili.

Oggi è anche l’anniversario dell’omicidio del beato Pino Puglisi, parroco di Brancaccio ucciso il 15 settembre 1993. ”Brancaccio è la capitale delle scuole d’Italia” ha detto il premier rivolgendosi agli alunni e ai docenti.  Poi parlando con i cronisti al termine della cerimonia Renzi ha aggiunto: “Siamo a Brancaccio per tanti motivi, perché è la scuola che consente di far ripartire il Paese, perché è il giorno dell’anniversario di nascita e di morte di padre Pino Puglisi, perché è la scommessa educativa che caratterizza il progetto la buona scuola che deve riguardare tutta Italia, da Milano alla Val D’Aosta alla Puglia”. “Noi vogliamo che tutti gli insegnanti, che tutte le famiglie discutano nei prossimi due mesi con il governo per la prima volta nella storia repubblicana la riforma della scuola – ha proseguito – che non e’ un regolamento che esprime il presidente del Consiglio e un ministro, ma il coinvolgimento in mezzo al cuore delle città. Questo è l’obiettivo per cui siamo venuti a Palermo”. “E’ un’emozione fortissima essere nella scuola che padre Pino Puglisi voleva, che chiese al Comune di Palermo nel 1992 ma non fece in tempo a vedere perché venne ucciso dalla mafia, ma che il presidente della Repubblica Ciampi decise di inaugurare perché è il segno della rivincita e della riscossa”.

“La mafia – ha concluso Renzi – è ancora forte non solo a Palermo anzi soprattutto al Nord per le sue connessioni economiche. Ma noi siamo qui per fargli abbassare la testa e combatteremo la mafia ogni giorno, cominciando proprio dalle scuole”.

 

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