Migliorano tutti gli indici di performance, un aumento consistente delle entrate proprie, una crescita della produttività di ciascun dipendente del 7 per cento, e un aumento consistente della produzione. Il Consiglio di indirizzo del Teatro Massimo di Palermo ha approvato questa mattina all’unanimità il bilancio consuntivo del 2016 con un utile netto di 343 mila e 849 euro (a fronte dei 103.204 del 2015). E’ il quarto bilancio che la Fondazione chiude in attivo.
“Questo bilancio – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – certifica una cosa importante: il Massimo è adesso un teatro che produce di più e che ha incrementato significativamente le entrate proprie. Un trend positivo nei risultati dovuto sia al rilancio della produzione, premiata dal significativo aumento di spettatori, che da un accurato monitoraggio dei costi”.
“Il Teatro Massimo sotto la gestione di Francesco Giambrone – dice Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo – si conferma un fiore all’occhiello di Palermo. Non solo per la straordinaria produzione culturale e l’altrettanto straordinaria sintonia con la città, ma anche perché queste si trasformano in nuova virtuosa economia”.
Gli spettatori sono stati 136.425, contro i 114.142 del 2015, un aumento del 19,5 per cento. L’occupazione della Sala Grande è passata dal 73,1 del 2015 al 75,2 del 2016 (nel 2014 era stata del 67,9 per cento); le alzate di sipario totali sono state 225 alle quali si aggiungono le 6 manifestazioni della tournée in Oman. Il punteggio del Fus (Fondo unico per lo spettacolo che quantifica il valore della produzione) è passato da 1566 del 2015 a 1718 del 2016.
Le entrate proprie crescono del 41,7 per cento. Il dato è determinato sia dall’aumento degli incassi del botteghino, senza peraltro alcun un incremento dei prezzi; dalla crescita delle visite guidate (oltre 100.000 visitatori, per un incasso di 531.074 euro e un incremento del 41,6 per cento di rispetto all’anno precedente); dall’affitto delle sale (incremento del 22,4 per cento). Anche l’apporto dei partner privati, seppure modesto, è cresciuto del 7,4 per cento.
Tengono complessivamente i contributi pubblici, pari a 24 milioni 663 euro: a fronte di una riduzione del contributo della Regione per circa mezzo milione, c’è stato un incremento del contributo del Comune di Palermo e di quello dello Stato dovuto alla premialità riservata alle Fondazioni virtuose che chiudono tre bilanci consecutivi in attivo.
I ricavi delle prestazioni risultano positivamente influenzati anche dalle nuove risorse del Patto per Palermo, pari a 300 mila euro, finalizzati ad attività di forte impatti sociale e comunitario: il progetto Opercamion e il progetto Estate in piazza.