L’argomento mobilità proposto dal candidato a sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli ha radunato centinaia di persone al Teatro Santa Cecilia, dove si è svolto un focus con esperti del settore e dove hanno trovato spazio i liberi interventi dei cittadini. A rispondere alle domande Giuseppe Modica, ex presidente Amat, Giovanni Tesoriere, docente in ambito trasporti all’Università Kore di Enna e l’architetto Antonio Pierro. Ferrandelli ha chiarito, fin da principio, che non prevede nel suo programma nuove linee del tram né in via Libertà, né a Mondello. “Esistono soluzioni che non comportano decenni di lavori e ulteriori scavi in una città già provata. Il Brt (Bus Rapid Transport), ad esempio, è un bus sostenibile su gomma e ha una spesa di realizzazione sette volte inferiore a quella del tram”.
All’incontro organizzato appositamente nel centro storico di Palermo hanno preso parte anche i commercianti le cui attività ricadono all’interno della Ztl. Sull’argomento Ferrandelli ha chiarito: “L’attuale provvedimento è un fallimento, e secondo me è ciò che pensa la stessa amministrazione, se no, non avrebbe avuto senso la retromarcia fatta sulla sospensione al sabato. Per noi, la Ztl è soltanto la fine di un lungo percorso che prevede progetti integrati”.
Tra le soluzioni illustrate dal candidato ci sono i nodi di interscambio. “Alla base del nostro concetto di mobilità abbiamo deciso di mettere non solo il potenziamento dei servizi pubblici, ma soprattutto la loro integrazione con altri servizi, come ad esempio varie linee di trasporto, parcheggi, taxi, easy shopping, car e bike sharing”.
“Un passaggio fondamentale però è che prima di disegnare qualsiasi altra linea, noi provvederemo allo studio dei bisogni di mobilità cittadina e dei flussi effettivi, dando rilievo a quelle tratte che ad oggi non sono coperte e per le quali l’unica soluzione è il mezzo privato. Ed è grave che chi ha avuto una visione complessiva di 35 anni non lo abbia mai fatto, procedendo a tentoni e solo in base ad alcuni sintomi del problema”.
Tra gli altri argomenti emersi durante il dibattito: le conseguenze del tram sul traffico, la sicurezza sui mezzi, la mancata concertazione con i commercianti dei criteri della Ztl e la proposta di un biglietto meno caro per l’accesso e la distribuzione dei tagliandi in prossimità. La libertà di entrata fino alle 10 del mattino per lo scarico merci. Un sottopassaggio per l’attraversamento pedonale di via Belgio, convenzioni con i tassisti, lo stato del ponte Corleone, i cui lavori sono stati bloccati da tempo.
“Mettere in concorrenza gli aeroporti di Palermo e Trapani Birgi – sostiene ancora Ferrandelli – è una follia, perché lo scalo del capoluogo deve diventare punto di transito per rotte internazionali importanti. Per questo serve una autostrada potenziata che porti dalla città a Punta Raisi e dunque c’è bisogno di una rimodulazione seria e cosciente del Patto per il sud, per far finanziare da Roma le infrastrutture che servono a cambiare il volto della città. E anche grazie a questo non metteremo mani in tasca al cittadino”.