Sarà allestita in Piazza Bologni sino al 9 Aprile “L’Ultima Tenda”, la mostra antologica dell’artista palermitano residente nel parmense Emanuele Modica, noto come “il pittore della Tenda”. L’
L’evento, organizzato da Luminol Film, in collaborazione con il Comune di Palermo e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo, è parte integrante di un’operazione più ampia di valorizzazione dell’artista, progetto che è anche cinematografico: l’organizzazione e l’allestimento de “L’ultima Tenda”, la storia e l’arte di Emanuele Modica, infatti, saranno raccontati in un film documentario ideato da Renato Lisanti e Salvo Taranto, riconosciuto di interesse culturale dal Mibact e patrocinato da Libera Emilia Romagna.
La mostra sarà inaugurata alle 17 di domenica 26 marzo. L’ingresso sarà libero e gratuito per tutta la durata dell’esposizione.
L’ARTISTA
Emanuele Modica è nato a Palermo nel 1936 da una famiglia contadina di 7 figli. Le sue prime impressioni artistiche sono legate alle macchie che vedeva sulle pareti della stalla: da esse immaginava e ricavava volti, paesaggi, forme nascoste, quelle stesse che si ritrovano negli effetti marmorei della sua pittura. L’evento che ha cambiato il corso della sua vita è stato l’omicidio del padre avvenuto quando l’artista aveva solo 25 anni. Come “vendetta” decise allora di impugnare l’arma del pennello: abbandonò i campi e si dedicò alla pittura.
Scoperto dal gallerista palermitano Ciro Livigni, che lo fece esporre per la prima volta nella galleria “Il Chiodo”, nel 1968 decise di dedicarsi completamente alla pittura, ma a modo suo, da “navigatore solitario”.
Modica cercava un modo per far giungere a tutti la sua denuncia e il suo messaggio di pace, contro la mafia e la violenza, ma le gallerie, pur dando risalto all’artista, finivano con l’escludere proprio quel popolo al qual voleva rivolgersi. Così, nel 1969 Modica partorì l’idea de “La Tenda”, mostra itinerante che lo portò a esporre nelle piazze d’Italia sfidando minacce, pregiudizi, intimidazioni. Delle sue soste si ricordano, tra le più importanti, quelle nelle “calde” piazze di Palermo, della Sicilia e di Napoli negli anni ’70 e poi ad Aosta, Biella, Parma, Riccione.
Particolare sostegno alla sua battaglia è stato riservato da Don Luigi Ciotti, fondatore di “Libera” che lo definì “precursore dell’idea di Libera”.
Negli anni ha ottenuto un notevole successo e si è meritato gli apprezzamenti di critici d’arte e personalità del mondo della cultura, da Pertini a Napolitano, da Sgarbi a Zavattini, Sciascia e Buttitta. Ha, inoltre, ricevuto il titolo di Cavaliere al merito per il suo impegno professionale e per le finalità sociali della sua attività artistica. Nonostante ciò, ha sempre evitato gli ambienti espositivi tradizionali e le lusinghe dei galleristi, continuando a esporre e a dialogare con le persone all’ombra della sua grande tenda verde. Nel 2001 ha abbandonato le piazze e si è ritirato a vita privata, dedicandosi al progetto di una casa-museo allestita in una vecchia canonica sui primi colli di Parma.
La mostra allestita a Palermo sarà un’occasione irripetibile per poter ammirare le tele dell’ottantenne artista siciliano e per potere dialogare con lui. L’artista sarà, infatti, presente in tenda per tutta la durata dell’esposizione. Per info: info@luminolfilm.it