Siracusa 12.03.2017 – E’ stata una festa sicuramente partecipata, quella di venerdì 10 marzo, una serata molto sentita ma, per il futuro, a nostro avviso, urge pensare a qualche adeguamento.
L’ACI Siracusa, capitanato dall’Avv. Pietro Romano, coadiuvato da collaboratori dotati di grande umanità e abnegazione al lavoro, oltre che da amore per lo sport automobilistico, hanno accolto con affetto i piloti, gli accompagnatori e i responsabili delle scuderie che si sono radunati, a partire dalle 17, davanti la storica sede dell’ACI nell’elegante palazzo di Via Foro Siracusano 27.
Nel tratto di strada antistante, rigorosamente chiuso al traffico e vigilato dalla Polizia Municipale, sono state posizionate alcune auto da competizione, una delle quali spinta da un propulsore ad energia solare. Con i responsabili dell’ACI Siracusa, la gradevole presenza del due volte Campione del Mondo Rally Miki Biasion, affabile, disponibile con tutti e pronto a farsi fotografare in compagnia degli entusiasti sportivi, accorsi per l’imperdibile occasione.
Anche io e mia moglie, presenti alla manifestazione perché tra i premiati, siamo stati oggetto di mille attenzioni da parte di Alessandro Gambino prima, che ci ha subito presentati al Presidente Romano, a cui abbiamo consegnato tre riproduzioni fotografiche, facenti parte l’archivio che fu di mio nonno, Francesco Faraco, il quale prese parte alla gara inaugurale dell’autodromo di Siracusa, la “Coppa d’Oro” per l’esattezza, che si svolse il 30 aprile 1950. Ma non basta, mio nonno, infatti, transitò a partire dal 1947, da Siracusa, durante le tappe del “Giro Automobilistico di Sicilia”, dividendo con l’allora giovane Antonio Pucci, la Fiat 1100 prima e la Cisitalia dopo. Francesco Faraco, inoltre, il 1 aprile 1951, dopo essere appunto transitato da Siracusa e dopo aver ceduto il volante a Stefano La Motta, suo compagno in quel nefasto “Giro”, trovò morte, unitamente allo stesso Barone di Filicino e Monserrato, nel tragico incidente occorsogli in Via Castel Lentini, dove è collocata da anni la lapide che ricorda il loro sacrificio.
Abbiamo poi incontrato la memoria storica dell’ACI Siracusa, il Prof. Giovanni Giunta, il quale ci ha guidati nella visita dei tre piani dell’immobile, elegante, raffinato, curato nei minimi particolari ed inoltre molto ordinato, dove è un vero godimento, per la vista e per la memoria, osservare alle pareti gli storici manifesti delle gare che nel siracusano si svolgevano e si svolgono ancora, dalla Avola – Avola antica alla Val D’Anapo – Sortino, sino a giungere al già citato e rimpianto GP di Siracusa di F1 che vide, dal 1951 al 1967, scendere in Sicilia i migliori piloti di quell’inarrivabile epopea, da Jean Manuel Fangio a Froilan Gonzalez, da Luigi Musso a Peter Collins, da Jim Clark a Jo Siffert, sino a giungere al vincitore della penultima edizione, quella del 1966, l’inglese John Surtees che, per uno strano caso del destino, mentre gli sportivi si radunavano a Siracusa, lasciava per sempre la vita terrena, all’età di 84 anni.
Il Prof. Giovanni Giunta ci ha mostrato un archivio da lui perfettamente ordinato e curato e centinaia di foto di impareggiabile valore storico che raccontano la passione di Siracusa per lo sport automobilistico.
Poi l’inizio della manifestazione, nel bellissimo Salone di rappresentanza dell’ACI, con gli interventi del Presidente Nazionale Angelo Sticchi Damiani, del Vice Sindaco Francesco Italia e dello stesso Miki Biasion e del Presidente dell’ACI Siracusa, il quale ha voluto pubblicamente ringraziarci per il dono che farà da oggi parte della storica collazione dell’ACI aretuseo.
Dopo l’aperitivo, offerto dal Presidente Romano, il gruppo ha raggiunto la Sala Open Land, situata sulla strada che conduce al Belvedere di Siracusa, dove il grosso dei partecipanti si è ritrovato per la cena e per la premiazione voluta dalla Delegazione ACI Sport Sicilia, guidata da Armando Battaglia.
Location elegante, di facile fruizione, dotato di ampio parcheggio, il luogo, lo dobbiamo scrivere per dovere di cronaca, è risultato però, non certo per colpa della Delegazione, insufficiente ad accogliere, al contrario di quanto negli altri anni accaduto, gli oltre quattrocento partecipanti.
Molti di questi, dal loro canto, non hanno certo aiutato la buona riuscita della manifestazione, tanto che ad esempio, il Direttore di “Sicilia Motori” Dario Pennica, chiamato sul palco ad esprimere il suo pensiero riguardate la stagione agonistica 2016, ha pubblicamente richiamato i presenti ad assumere un comportamento e un aplomb consono ad una cena di gala. Stessa cosa hanno più volte fatto i due conduttori della serata, i Giornalisti Rosario Giordano e Gianfranco Mavaro, messi veramente in difficoltà, nonostante la loro competenza, dal continuo brusio e da un impianto di amplificazione che non li ha certo agevolati.
Crediamo, a nostro umile avviso che, visto il numero crescente di affiliati all’ACI Sport e quindi, di conseguenza, di premiati e di accompagnatori, la Delegazione, nella persona di Armando Battaglia e dal suo staff di collaboratori, debbano seriamente riflettere sul format sino ad ora scelto per la premiazione, tanto da diversificare, il momento della premiazione fine a se stessa da quello della cena di gala.
A margine dell’evento, si registra una moderata polemica che giunge da Palermo, dove il Presidente dell’ACI Palermo, sostiene di non essere stato invitato per tempo e nei canoni prefissati dal protocollo di galanteria. Qualche nota stizzita anche da parte di Giovanni Vaccarella, neo-Delegato Provinciale dell’ACI Palermo, mentre Nino Vaccarella preferisce non commentare, pur confermando di aver ricevuto una telefonata, nel corso della quale ha declinato l’invito tardivamente giunto.
Nella mattina di oggi, viste le velate polemiche, giunge la precisazione pubblicata, sulla pagina ufficiale Facebook della “Delegazione Regionale ACI Sport”, nella quale si precisa che le lettere sono state inviate, agli interessati, con oltre due settimane d’anticipo sulla premiazione e poi anche via sms.
Siamo propensi a credere, visto che anche noi non abbiamo ricevuto l’invito e crediamo nella buona fede dei componenti la Delegazione ACI Sport Sicilia che, come in molte parti d’Italia ed in particolare nella nostra Isola, le Poste Italiane peccano parecchio nella consegna delle missive e non offrono un servizio adeguato che poi provoca, come nel caso specifico, dissidi e malumori.
Le foto sono di Claudia Scavone