Una nave di cultura e di artisti, una “città galleggiante” che da Palermo attraversi il Mediterraneo, ripercorrendo a ritroso la via dei migranti. Di ieri e di oggi. E’ “The Grand Voyage: African Dispersal and Reclamations”, il progetto per Palermo Capitale italiana della cultura 2018, a cui sta lavorando Wole Soyinka, Premio Nobel e cittadino onorario, che ha partecipato ad uno dei Colloquia della Biennale Arcipelago Mediterraneo, con Awam Amkpa, curatore e accademico della New York University, Ellyn Toscano, direttrice esecutiva della New York University Florence, e la docente e traduttrice Alessandra Di Maio. Lo scrittore, una delle voci più potenti e impegnate d’Africa, è stato accolto dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore alla Cultura Andrea Cusumano, secondo i quali “oltre che Capitale dei Giovani e della Cultura, Palermo si conferma sempre più capitale del Mediterraneo, luogo di dialogo e arricchimento tra le culture”. Wole Soyinka vive a Lagos e dalla capitale della Nigeria lancia un appello al mondo perché si riconosca il contributo della “grande nazione africana”. “Siamo legati alla Sicilia che ha dato sepoltura ai nigeriani morti in mare, dimostrando un grande rispetto per chi affronta un percorso spesso di morte. Per questo il nostro viaggio di ritorno partirà da Palermo”. Soyinka firma a Lagos un festival letterario, al cui interno si affronta il tema della diaspora africana nel Mediterraneo.
Tutta quest’ultima settimana di BAM, sarà comunque caratterizzata dai COLLOQUIA: domani (7 marzo, alle 10, al Museo delle Marionette Antonio Pasqualino) sarà la volta di Arcipelago Letterature Migranti, anticipazione del Festival che si svolgerà ad ottobre. Si parla dell’universo letterario, luogo ideale per una riflessione sulle migrazioni materiali e immateriali del nostro tempo grazie agli interventi dell’arabista Isabella Camera D’Afflitto, la giornalista Farian Sabahi, lo scrittore Giorgio Vasta e l’editor Katrin Thomaneck; modera Davide Camarrone, direttore del Festival delle Letterature Migranti.