Dopo anni di opposizione all’amministrazione Orlando, il segretario provinciale del Pd oggi cambia idea, depone le armi e decide che in questi anni la città è stata ben governata e che il suo partito deve fare sponda al sindaco uscente, rinunciando così ad esprimere un proprio candidato per l’amministrazione della quinta città d’Italia. Tutto, a suo dire, per “stoppare l’avanzata dei grillini o la restaurazione del centro destra”.
“Ma delle due l’una: o questa città è stata mal governata, e allora non si spiega l’appoggio al sindaco uscente o, viceversa, non si spiega l’opposizione e le svariate richieste di dimissioni, in questi anni, da parte dello stesso segretario e del suo partito al sindaco in carica”. Così Fabrizio Ferrandelli candidato sindaco di Palermo.
“Ora mi chiedo: se il Pd che appoggia Orlando è lo stesso Pd che ha tenuto e tiene in piedi il governo Crocetta – precisa il leader de I Coraggiosi – forse è proprio per questo che non riesce a trovare un proprio candidato ed è costretto ad appiattirsi, fino a rinunciare alla propria identità, dietro l’ormai ingombrante figura di un sindaco che per anni ha bistrattato questo partito più di chiunque, al punto di governare in consiglio comunale con i voti del centrodestra, pur di non confrontarsi con il Pd.
Non capisco come oggi il Pd possa rimangiarsi anni di attacchi a Orlando. Invece di stare abbarbicato al suo ‘ruoluccio’, Miceli dovrebbe metterci la faccia e candidarsi, così confrontarsi direttamente con gli elettori, o dimettersi perché non è più espressione della linea politica e della maggioranza che lo ha espresso.
Quando due anni fa mi sono dimesso da deputato regionale in contrasto con il governo Crocetta e con i dirigenti del Partito democratico che pascono al caldo di posti di gabinetto e altri incarichi sulla pelle dei siciliani – continua Ferrandelli – non mi aspettavo certo il loro plauso e sostegno. Ho trovato invece quello di tante elettrici e tanti elettori che hanno apprezzato e condiviso le mie scelte.
In questo percorso di aggregazione di forze politiche trasversali, ho sempre tenuto la barra dritta per creare un fronte ampio che, a partire da Palermo, possa chiudere con l’esperienza del governo Crocetta e il gruppo dirigente che lo sostiene e che oggi, in questa partita, è al fianco di Orlando”.