venerdì, 27 Dicembre 2024
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Presentato il documentario “La corsa de L’ORA”

E’ stato presentato questa sera, in anteprima nazionale presso il cinema Rouge et Noir, il film documentario “La corsa de L’ORA”.

Presenti alla proiezione, tra gli altri, oltre al cast, il Presidente del Senato, Piero Grasso.

Il Sindaco Leoluca Orlando, nel suo incipit, ha chiesto se, in sala “c’è qualcuno di voi che può citarmi un esempio così straordinario di armonia tra cronaca nera, giudiziaria e cultura pari a L’ORA. E’ un esempio rarissimo, che viene evocato in qualche modo dal rosso dei morti ammazzati e dal nero dei titoli, con una dimensione umana, quasi artigianale, sebbene L’ORA fosse un grande giornale. Riusciva a fare questo perché c’era una visione dei diritti ed una visione della libertà, oggi attuali come non mai”.

Il Sindaco ha anche sottolineato “il collegamento con RADIO OUT di Peppino Impastato, l’esercizio della libertà, della denuncia della violazione dei diritti, la pretesa del rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno che facevano essere Peppino Impastato e L’ORA degli eversivi, ma anche la sponda per chi pensava che fosse un dovere l’eversione in una città che era governata dalla mafia.

Bisogna dire grazie a L’ORA – ha continuato il primo cittadino – ricordando un tempo nel quale la città era governata dalla mafia e L’ORA testimoniava valori di democrazia e di libertà, dando fastidio al sistema di potere politico, affaristico e mafioso.

Oggi, che la mafia non governa più la città, anche se è ancora presente, ricordare il coraggio di quella straordinaria esperienza giornalistica ed editoriale è un dovere al quale l’Amministrazione non si sottrae, proponendo di collocare, accanto all’Istituto Gramsci, ai Cantieri Culturali alla Zisa, uno spazio dedicato alla storia de L’ORA.

Se Palermo è cambiata – ha concluso Orlando – lo si deve a giornalisti coraggiosi de L’ORA che, spesso in solitudine rispetto ai loro colleghi, hanno combattuto una battaglia, così come quella combattuta in solitudine da tanti magistrati, politici, imprenditori ed uomini di chiesa”.

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