martedì, 24 Dicembre 2024
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Tolleranza zero per la chi consegna farmaci senza ricetta

Malgrado le numerose denunce, l’abitudine di consegnare farmaci con obbligo di ricetta medica senza la dovuta prescrizione non accenna ad arrestarsi e raggiunge ormai dimensioni pericolose per la tutela della salute pubblica. Ansiolitici, antidepressivi, antibiotici et altro vengono consegnati solo dietro la semplice richiesta verbale del paziente, spesso senza la dovuta consultazione diretta con il medico. “Questi comportamenti non sono tollerabili”, così il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e la Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane, “se le Istituzioni sanitarie non vogliono affrontare il problema, saremmo noi partendo dal basso a promuovere una campagna di moralizzazione della professione”. Le due sigle hanno deciso di sostenere l’invio di segnalazioni provenienti da cittadini e colleghi relative alla consegna di farmaci senza la dovuta ricetta medica. I documenti raccolti andranno quindi a costituire un dossier che sarà inviato al Ministero della salute e agli organi di controllo delle USL, nonché ai rispettivi ordini professionali.

“Dobbiamo far capire ai cittadini”, dice Vincenzo Devito presidente del MNLF, “che chi consegna farmaci senza la dovuta prescrizione medica non fa un favore, ma al contrario mette a repentaglio la sua salute.”

Abbiamo realizzato volantini e vetrofanie che sono a disposizione di quanti intendono aderire all’iniziativa, farmacie comprese.

Mentre l’AIFA continua a non spiegare il senso scientifico delle proprie scelte di delisting, numerose farmacie consegnano gli stessi farmaci che non possono essere venduti senza ricetta come qualsiasi altro bene di consumo, con grave danno alla credibilità della professione e a tutti coloro che si comportano correttamente.

La consegna di farmaci senza ricetta medica è consentita solo nei casi di effettiva urgenza (D.M. 31.3.2008) e prevede la registrazione di ogni atto. Ebbene a tutt’oggi né il Ministero né l’AIFA hanno mai comunicato il numero e i casi in cui tale pratica è stata messa in atto.

Sarà nostra cura – concludono le due organizzazioni – chiedere conto di quanto la legge prevede.

La verità è che il decreto del Ministero della Salute che consente la consegna di farmaci senza la dovuta ricetta medica è stato un vero e proprio fallimento ed ha rappresentato “la foglia di fico” sotto cui nascondere diffusi illeciti.

Inoltre, molti collaboratori laureati, sono spesso costretti ad adeguarsi a tali comportamenti, pena il licenziamento. Questa coercizione diretta o “ambientale” non può essere più permessa.

Qualsiasi alibi a Istituzioni sanitarie e di categoria verrà tolto e a nessuno sarà permesso di continuare a “voltarsi dall’altra parte”

agr

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