lunedì, 23 Dicembre 2024
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Aeroporto Falcone Borsellino. Gesap annuncia arrivo finanziamento da 44milioni

Intesa Sanpaolo e Unicredit finanziano con un importo di 44 milioni il piano quadriennale di investimenti dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. Lo rende noto la Gesap, società di gestione dello scalo, puntualizzando in una nota che “l’esito della procedura di gara per la provvista finanziaria necessaria agli investimenti del piano di sviluppo di Gesap, conclusasi alle 14 di oggi, ha confermato nei fatti il grande interesse del sistema bancario nei confronti dell’aeroporto di Palermo”. “Il pool di banche costituito da due fra i più grandi istituti italiani, Intesa SanPaolo e Unicredit, ha deliberato di finanziare in pari quota l’intero importo di 44 milioni di euro richiesto da Gesap – prosegue la nota -. Un segnale di grande credibilità del piano economico finanziario presentato dalla società e quindi del grande interesse col quale viene vista la positiva progressione che l’aeroporto di Palermo ha mostrato negli ultimi anni, che non è sfuggito ai grandi istituti finanziari”.

“Alcuni punti salienti del piano, che certamente hanno attirato l’attenzione degli istituti, sono – sottolinea la nota Gesap – il sostanziale aumento dei ricavi che dagli attuali 60 milioni viene previsto salire fino ai 94 per il 2030, ed inoltre gli utili previsti che nel periodo 2016 – 2030 sono stimati pari ad una media annua di 7,3 milioni, per non citare lo stesso valore di Ebitda per il periodo che dal 2020 in poi supererà i 20 milioni annui. Nel pomeriggio verrà data opportuna e doverosa comunicazione all’Enac in merito”.

“Ancora una volta la Gesap ha dimostrato di mantenere gli impegni presi sugli investimenti – dicono Fabio Giambrone e Giuseppe Mistretta, presidente e amministratore delegato della Gesap – confermando quanto avevamo previsto”.

Questi, prosegue la nota Gesap, i principali indici economici dall’aeroporto: “Traffico: con assunzione di crescita ‘moderata’ stilata da Eurocontrol alla quale l’aeroporto si riferisce, il Falcone Borsellino raggiungerà nel 2030 quota 8 milioni passeggeri, superando i 7 milioni previsti nel 2024. Nel 2016 il consuntivo è stato di 5.3 milioni con crescita del 8,5% rispetto al 2015; Ricavi: dai 60 milioni del 2016 ai 94 milioni del 2030. Raddoppiano i ricavi commerciali (da 12 milioni del 2016 a 21 milioni del 2030). Grazie alla Politica commerciale su Rent a car, nuovi spazi commerciali, potenziamento e miglioramento degli esistenti, maggiore disponibilità di prodotto e migliore risposta alle domande del mercato; Costi: riduzione dei costi per efficientamento e programmazione di gare per affidamenti riguardo servizi quali Prm, Presidio, Croce Rossa, Pulizia, Energia. EBITDA: dai 7 milioni del 2016 ai 25 milioni del 2030. Dal 2020 attestazione sopra i 20 milioni; Investimenti: 2016-2019: 62 milioni di euro; 2020-2030: 128 milioni di euro. Ipotizzando ribassi d’asta al 20%; Utili esercizio: 1.1 milioni di euro (2016), 10 milioni di euro (2030); Media utili 2016-2030: 7.3 milioni; Liquidità: 17 milioni (2030)”.

“La positiva conclusone della gara indetta dalla Gesap – ha dichiarato il sindaco di Palermo e sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Leoluca Orlando – (con una offerta congiunta Unicredit/Intesa San Paolo per l’importo di 44 milioni, ndr), conferma la credibilità  e la sostenibilità finanziaria del piano di sviluppo dell’azienda che adesso, grazie alla consistente provvista finanziaria, potrà portare a compimento il proprio piano di infrastrutturazione  per essere sempre più un biglietto da visita ed una porta di accesso per tutta l’area metropolitana. Una ulteriore conferma del fatto che la Gesap è oggi uno dei motori di sviluppo economico del nostro territorio, non soltanto in chiave turistica”.
Per il capogruppo dei Comitati Civici al consiglio comunale di Palermo Filippo Occhipinti: “La credibilità bancaria della Gesap è una notizia ottima ed è la chicca che completa un percorso di risanamento che l’Amministrazione comunale attraverso i suoi rappresentanti, in testa Fabio Giambrone, ha avviato da diversi anni. Nel passato siamo stati critici sulla gestione e abbiamo sempre suggerito, a volte con toni duri, alcune proposte per migliorare questa straordinaria porta di ingresso della Sicilia occidentale. Quando le banche credono nei progetti di investimento, vuol dire che le basi per il futuro sono solide. Ora – conclude Occhipinti –  sarà compito del cda e dei soci pubblici avviare un corretto percorso di privatizzazione, ma attraverso un collocamento in borsa, unica vera strada trasparente, e salvaguardando quell’interesse collettivo che la società ha per l’intero territorio”.
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