Si è conclusa, alle prime ore dell’alba, la prima edizione della tre giorni “Riviviamo Sferracavall0”, organizzata dall’associazione di promozione sociale “Ciavolando” nella zona pedonale di via Torretta a Sferracavallo.
“Siamo soddisfatti dell’afflusso di pubblico che ha partecipato all’evento – ha detto Gino Cucina, presidente dell’associazione ‘Ciavolando’ -. Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati: fare incontrare gli sferracavallesi per rivivere, attraverso i loro ricordi, le foto storiche e le poesie, la Sferracavallo d’altri tempi. L’evento è stato gradito anche a coloro che non vivono nella nostra borgata. Ad esempio, una signora di origini italiane che abita in California, quando è venuta a conoscenza della nostra iniziativa, attraverso facebook, ha voluto offrire il proprio contributo inviando 6 foto storiche che ritraggono i suoi avi nella borgata. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell’evento– ha concluso Cucina -: dai borgatari che hanno portato in esposizione pezzi dell’antica storia di Sferracavallo, alle attività commerciali che hanno contribuito offrendo la frutta ai visitatori della manifestazione ed esponendo le foto storiche o i quadri all’interno dei loro locali.”
Così, la via Torretta per tre serate si è trasformata nella “piazzetta incontri” dove tanti sferracavallesi hanno potuto ricordare gli anni passati in borgata. Molti sono stati i giovani che hanno partecipato all’evento e che hanno particolarmente apprezzato le fotografie che rievocano quei mestieri oramai scomparsi: le donne che intrecciavano la corda per realizzare le scope o i pescatori che riparavano le grandi reti. Grande successo ha riscosso anche la mostra degli antichi attrezzi per la pesca esposti nella pescheria di Pippo Favaloro, che per l’occasione ha sospeso la propria attività concedendo il locale come sala espositiva.
Ma gli organizzatori, hanno voluto concludere la manifestazione, partecipando anche loro alla raccolta fondi per la lotta contro la SLA e, aderendo all’ormai virale #IceBucketChallenge. Prima hanno effettuato la donazione e poi si sono rovesciati addosso la fatidica secchiata di acqua fredda.