lunedì, 24 Febbraio 2025
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HomesocialeAlmaviva. Siglato accordo. Trasferimenti bloccati e 297 lavoratori passeranno in Exprivia

Almaviva. Siglato accordo. Trasferimenti bloccati e 297 lavoratori passeranno in Exprivia

I sindacati hanno sottoscritto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico di Roma, alla presenza della viceministra allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, l’accordo con cui 297 operatori Almaviva Contact, impiegati nella commessa Enel in scadenza a dicembre,  potranno essere assunti dalla società pugliese Exprivia, la società che si è aggiudicata la commessa Enel.

L’accordo, raggiunto grazie al blocco dei trasferimenti dalla sede di Palermo a quella di Rende, imposto al colosso dei call center dalla Bellanova, prevede l’assunzione, su base volontaria, di 297 lavoratori su 398.

Domani Almaviva pubblicherà, sulla piattaforma interna aziendale, il modulo di autorizzazione per il trattamento dei dati da fornire ad Exprivia.

Potranno presentare la propria candidatura, entro il 14 novembre, tutti i lavoratori impiegati nella commessa Enel. Tempi brevi per le procedure; Exprivia in solo 21 giorni dovrà effettuare le selezioni ed entro il 5 dicembre procedere con le relative assunzioni.

L’accordo prevede l’assunzione ex novo con l’inquadramento al terzo livello del contratto collettivo, mantenendo le tutele dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/70), il mantenimento della sede di lavoro a Palermo e i profili orari di provenienza.

Exprivia ha stanziato 120mila euro come superminimo una tantum per ammortizzare la perdita del livello per i lavoratori che sono inquadrati in Almaviva al livello superiore al terzo e ulteriori 120mila euro da suddividere in tre anni, come premio annuale,  a copertura parziale degli scatti di anzianità perduti. Gli altri lavoratori non trasferiti in Exprivia, dovrebbero rimanere in forza in Almaviva Contact.

“Abbiamo scongiurato il trasferimento dei lavoratori da Palermo a Rende – ha dichiarato al GCPress Giovanni Gorgone Rsu Fistel Cisl – ma soprattutto, con questo accordo abbiamo mantenuto le tutele previste dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Sicuramente non è quanto ci aspettassimo ma avere evitato il trasferimento, che in pratica avrebbe significato la rinuncia al lavoro di molti operatori per evidenti problemi economici, è un grande passo avanti. Auspichiamo che presto al Mise possiamo trovare una soluzione per tutti gli altri colleghi che restano in Almaviva e che rischiano il posto di lavoro. Tra questi – conclude Gorgonie – non dobbiamo dimenticare i circa 2500 lavoratori delle sedi di Roma e Napoli”.

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