Verdure grigliate e cous cous mandano in pensione lasagne e parmigiana. I piatti della tradizione del pranzo di Ferragosto sono in crisi, travolti da nuove tendenze come insalate di farro e cous cous, dal dilagare vegan e dalla voglia di leggerezza, magari presentati in barattoli di vetro o recipienti originali. Melanzane ripiene, pasta al forno, pollo ai peperoni, resistono ma c’è il nuovo light e salutare che avanza, basato sulla dieta mediterranea, più leggero e digeribile. E la qualità vince puntando sui prodotti Dop, Igp, sugli alimenti a chilometro zero, secondo uno stile green che ha contagiato anche la nostra tavola. Gli alimenti da evitare? I piatti grassi, patatine fritte, pizza, insaccati, gli alcolici e le bevande zuccherate.
“A Ferragosto è importante scegliere materie prime di qualità – afferma la nutrizionista Francesca Noli, esperta di educazione al gusto e sicurezza alimentare -. Chi decide di restare a casa può organizzare una bella grigliata. Per cominciare un misto di verdure (zucchine, melanzane, peperoni, pomodori), e poi scampi, tagliata di manzo oppure pollo marinato alla griglia serviti con patate in insalata o al cartoccio. Se si è in spiaggia invece, spazio alle insalate di farro, di riso o al cous cous con tante verdure a pezzettini, gamberetti o pollo a cubetti. Sono entrambi menù che soddisfano il palato e, nelle giuste porzioni, ben digeribili: fare una buona marinatura della carne da grigliare, utilizzare aromi e spezie senza eccedere in condimenti, utilizzare frutta ad una giusta maturazione. Gli alimenti molto grassi e ricchi di sale sono da evitare, perché la digestione risulta particolarmente lunga e laboriosa. E’ fondamentale assicurare una buona idratazione, perché si ha una maggiore perdita di liquidi con la sudorazione, privilegiando acqua ed evitando bevande zuccherate e bevande alcoliche”.
Ma quali sono i prodotti che non devono mancare sulla tavola degli italiani a Ferragosto? Prodotti D.O.P (Denominazione di origine protetta) e I.G.P (Indicazione geografica protetta) sono la base di un piatto di valore. Determinare la provenienza e la qualità di un prodotto è ritenuto essenziale da tutti i grandi chef italiani. E i prodotti a chilometro 0 che ogni giorno acquistano sempre più potere sul mercato alimentare. In questo caso si fa riferimento a prodotti, la cui vendita avviene in un’area distante pochi chilometri da quella di produzione. Si tratta di alimenti garantiti dal produttore locale nella sua genuinità, in contrapposizione all’alimento globale che spesso risulta di origine non certificata. Alimenti certificati o raccolti a breve distanza da casa, l’importante è che facciano parte della dieta Mediterranea.
Da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, l’osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, elaborando i pareri di oltre 80 esperti tra rinomati chef e autorevoli nutrizionisti italiani in occasione della giornata di Ferragosto, chi passerà la giornata sotto l’ombrellone, opterà per i piatti unici. L’insalata di riso (41%) sarà la più ricercata, seguita da quella di farro (36%) e dal cous cous (28%). Questi tre piatti sono particolarmente amati, perché permettono di fondere le proprietà dei cereali come appunto il riso, il mais e l’orzo insieme a quelle della verdura, che rappresenta il condimento principale di queste pietanze. Le verdure più utilizzate saranno i pomodori (67%), le zucchine (63%), le olive (57%) ed i carciofi (51%). Chi passerà il 15 agosto in casa invece, non farà a meno del pesce (58%) ricco di omega 3 e calcio, della carne bianca (53%) e della verdura grigliata (45%), ovvero alimenti sani, genuini e ad alta digeribilità.