Era il 2 agosto 1980 quando un ordigno, posizionato dentro la stazione di Bologna, causò la morte di 85 persone sui cui mandanti ancora è polemica.
Sono stati invece condannati all’ergastolo in via definitiva come esecutori materiali gli ex Nar Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro insieme all’altro ex Nar Luigi Ciavardini, all’epoca della strage 17enne, condannato a 30 anni. I familiari delle vittime hanno ottenuto lo scorso anno l’introduzione del reato di depistaggio
“Oggi come trentasei anni fa- ha detto il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando – è ancora forte il dolore per il vile attentato che distrusse tante vite in un clima di guerra civile compiuta da pezzi del terrorismo nero e pezzi dello Stato contro la democrazia.”
‘Un Paese civile e democratico non può continuare a sopportare l’onta di non dare una vera risposta ai familiari delle 85 vittime, utile e necessario non solo per rendere giustizia alle famiglie, ma anche per mantenere vivo l’impegno della lotta contro il terrorismo. Lo Stato non può continuare in questa offesa alle vittime e alla democrazia”.