L’imam di Palermo Ahmad Abd al-Majid Macaluso ha partecipato stamane alle 11 alla messa nella cattedrale di Palermo officiata da monsignor Filippo Sarullo, raccogliendo l’invito della Comunità Religiosa Islamica Italiana agli Imam e ai fedeli di religione musulmana a recarsi a messa questa domenica, come gesto di fratellanza verso i fratelli cristiani e per esprimere condanna verso l’assassinio di padre Jacques Hamel, sgozzato il 26 luglio a Saint-Etienne-du-Rouvray, in Normandia.
In una cattedrale non piena, erano presenti anche il console del Regno di Marocco, Ahmed Sabri, il Presidente della Consulta delle culture, Adham Darawsha, la consigliera della consulta delle culture Nadine Abdia, la presidente del Forum Donne marocchine in Italia, Amina Belghouate.
”Siamo felici di questo gesto – ha detto padre Sarullo – La presenza dei musulmani dimostra ancora una volta la loro apertura al dialogo”.
Per l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, che si trova a Cracovia,”E’ un segno molto bello. Il dialogo è l’unica strada da percorrere. Nel nome di Dio non si possono fare guerre e violenze”.
“Una comunità vive di segni – ha detto Orlando – ed è un segno forte la presenza qui, insieme al Sindaco di Palermo, del Console del Marocco e dell’Imam. Credo che, soprattutto nella dimensione della fede, i segni siano importanti. Questa mattina, grazie all’impegno degli Imam di tutta Italia, si è registrato un segno forte di solidarietà, che dice no a quel comportamento di chi pretende di usare Dio per giustificare il crimine ed il delitto. Credo, altresì, – ha continuato il Sindaco – che la presa di distanza degli Imam sia di straordinaria importanza e significato. Oggi siamo qui riuniti nella preghiera per il sacerdote cattolico barbaramente ucciso in Francia, ma io vorrei dire: “uniamoci insieme nella preghiera nei confronti di tutti coloro che in nome di una perversione della fede in Dio, uccidono chi ha una fede diversa dalla propria. Sia esso Cristiano, Musulmano, Ebreo, Indù, Buddista”. Noi già ben conosciamo la perversione della mafia – ha concluso Orlando – che utilizza e perverte i valori siciliani dell’onore, della famiglia, dell’amicizia e della fede stessa. Quante volte abbiamo visto latitanti arrestati che esibiscono immagini della Madonna o dei Santi! Cos’è la mafia, a ben vedere, se non l’Isis siciliana ? Ed il nazismo, se non l’Isis tedesco? E c’è anche chi pretende di pervertire il mondo musulmano”.