sabato, 23 Novembre 2024
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HomesocialeTecnologia. Una 'millefoglie' hi-tech preparata con il grafene e materiali innovativi

Tecnologia. Una ‘millefoglie’ hi-tech preparata con il grafene e materiali innovativi

Una ‘millefoglie’ hi-tech, preparata con materiali innovativi e sottilissimi, come il grafene, potrà essere la chiave per produrre una nuova generazione di dispositivi ottici e sistemi per l’elettronica: l’hanno appena ‘sfornata’ sulla pagine della rivista Science i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit), ispirandosi proprio ai segreti dei maestri pasticceri.

Così come accade in cucina, gli ‘ingredienti’ sono cruciali anche nei laboratori di ingegneria. Al Mit hanno provato a usare il più sofisticato e ricercato del momento, il grafene, che è formato da un sottilissimo strato di atomi di carbonio: questo materiale delle meraviglie, e allo stesso modo i nanotubi di carbonio, ”sono tra i materiali più forti e resistenti che oggi abbiamo a disposizione”, spiega il coordinatore dello studio Michael Strano, perché sono formati da atomi uniti tra loro dal legame chimico più forte che c’è. Per questo motivo, nei laboratori di tutto il mondo si sta provando ad utilizzarli per produrre nuovi materiali compositi più resistenti.

La difficoltà maggiore è dovuta al fatto che questi nanomateriali tendono a raggrupparsi, e faticano a inserirsi in maniera ordinata in una matrice fatta con altri materiali. Per superare questo problema, gli ingegneri del Mit hanno ‘rubato’ la tecnica usata dai pasticceri per ripiegare la pasta della millefoglie, e l’hanno riadattata al nanomondo. In questo modo hanno ottenuto velocemente un blocco uniforme di materiale composito con oltre 300 strati già inseriti nella matrice (in questo caso policarbonato). Test di laboratorio hanno dimostrato che il grafene ha aumentato significativamente la resistenza del materiale, nonostante fosse presente in piccole quantità.

Il gruppo di esperti del Mit ha anche messo a punto una tecnica per ottenere fibre strutturate dal grafene, offrendo così la possibilità di creare fili e tessuti preziosi per l’elettronica del futuro.

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