Pesca di frodo, cemento illegale, inquinamento: sono oltre 3mila i reati a danno del mare accertati dalle forze dell’ordine nel corso del 2015 lungo le coste della Sicilia, praticamente 8,2 infrazioni al giorno, due reati per ogni chilometro di costa, il 16,4% dei reati registrati in Italia. Numeri da capogiro che piazzano la Sicilia al secondo posto in Italia nella poco lusinghiera classifica del dossier ‘Mare Monstrum ‘di Legambiente. A far peggio solo la Campania. Le due regioni, da sole, rappresentano un terzo di tutti i reati accertati nella Penisola. A fare da contraltare però ci sono le anche buone notizie: i comportamenti virtuosi, i provvedimenti e i sempre maggiori controlli che si stanno mettendo in campo. A partire dalle esperienze delle Aree marine protette, veri baluardi della difesa del mare e delle coste, che in questi anni hanno saputo coniugare opere di difesa e tutela con azioni di valorizzazione turistica, sempre più rispettosa dell’ambiente e dello sviluppo del territorio.