Palermo 08. 07.2016 – Sono decise e determinate le donne palermitane, che hanno creato la prima squadra rosanero del dragon boat, un’attività ludico-sportiva caratterizzata dall’utilizzo di una imbarcazione, dalla singolare testa di drago, sulla quale si pagaia seduti su assi di legno.
Non solo un modo per tenersi in forma e divertirsi, ma anche una pratica che al giorno d’oggi acquista sempre più centralità nel percorso di riabilitazione psico-fisica delle donne operate al seno.
Su questo argomento l’Associazione Italiana Fisioterapisti e il Circolo Nautico di Palermo, con il patrocinio del Comune, Lega Italiana per la lotta contro i Tumori, Confcommercio e OMCeO Palermo, organizzano, alla Real Fonderia, un incontro di informazione e sensibilizzazione, dal titolo “ Dalla Fisioterapia al Dragon Boat”.
La donna, che è stata operata al seno, spesso per tumore, viene ben seguita nel percorso di cure mediche per la patologia oncologica, tuttavia di frequente viene poi abbandonata nel percorso di recupero funzionale.
La pratica dragon boat si inserisce in quelle azioni fondamentali e necessarie per ottenere un recupero completo: l’evento, infatti, nasce dall’esigenza di promuovere un percorso di cure articolato in tappe, che garantisca il ripristino delle funzioni lese dalla malattia e dalle cure, dalla riabilitazione post-chirurgica affidata a fisioterapisti esperti e continuando il monitoraggio della paziente, fino alla fine delle cure oncologiche. A ciò si aggiunge quindi il percorso funzionale con un’attività sportiva, che diventa anche un momento di condivisione e superamento in gruppo di timori e difficoltà.
Un obiettivo raggiunto, quello della squadra di dragon boat fatta da donne palermitane, che verrà festeggiato sabato 9 luglio, un’occasione per definire un percorso di cura e sensibilizzazione. Dopo la presentazione dell’iniziativa e il dibattito, è previsto il “varo del dragone”: un momento molto toccante dove si pagaia al suon di tamburi con fiori sparsi sull’acqua e nel corso del quale donne in rosa dedicheranno un minuto di silenzio alla giornalista Cristiana Matano, scomparsa un anno fa.