Proseguono domenica 12 giugno alle ore 19 i concerti della rassegna ARCHItetture che il Conservatorio di Palermo promuove insieme all’Associazione Amici dei Musei Siciliani, ideata e coordinata da Elena Ponzoni, docente di Quartetto e Musica di Insieme per Archi.
L’Oratorio di San Mercurio ospiterà un concerto dedicato al classicismo e alle Discendenze dirette riconoscibili nelle opere dei suoi principali esponenti e che vedrà avvicendarsi due diverse formazioni musicali. Il Quartetto Sator, formato da Irene Piazza e Salvatore Imbesi (violini), Francesco Paolo Morello (viola) e Gabriele Maria Ferrante (violoncello) sarà impegnato nell’esecuzione del Quartetto op. 18 n. 5 in La maggiore di Beethoven, mentre il quartetto formato da Gabriele Bargione e Mirko D’Anna (violini), Antonia Sutera (viola) ed Emanuele Ridulfo (violoncello) sarà interprete del Quartetto op. 77 n. 1 in Sol maggiore di Haydn.
«Non sono rare nella storia della nostra musica le famiglie di musicisti, in cui l’arte del comporre e del suonare passava dai padri ai figli. […] Altre trasmissioni avvengono però tra artisti: l’apprendistato di bottega, il rapporto stretto tra maestro ed allievo, ma anche la scoperta più intima e soggettiva di segrete affinità, generano discendenze, non meno legittime di quelle di sangue e spesso più significative per l’evoluzione di uno specifico linguaggio» (E. Ponzoni).
Il Quartetto op. 18 n. 5 di un Beethoven non ancora trentenne e il Quartetto op. 77 n. 1, opera di un Haydn quasi settantenne, furono entrambi scritti nel 1799 ed entrambi sono dedicati al principe von Lobkowitz: «Eppure un curioso gioco di ribaltamento avviene tra i due, con un Beethoven dichiaratamente mozartiano che rinuncia in parte alla robustezza della sua scrittura per comporre un’opera di estrema lievità, cristallina e di perfetto, classico equilibrio formale, ed un Haydn invece avveniristico, che si lancia in arditezze armoniche nel movimento lento e stravolge il ritmo dell’unico movimento di danza sopravvissuto al declino della Suite, il Minuetto».
Il concerto sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Informazioni www.conservatoriobellini.it – T. 091.580921 – 091.582803.
Foto d’archivio