Oggi si può affermare che non solo di acqua potabile e di reflui si occupa l’AMAP. Infatti, nel quadro delle direttive comunitarie per il risparmio energetico ed a sostegno dello sviluppo delle energie rinnovabili, l’Azienda aveva predisposto da tempo tale progetto per lo sfruttamento energetico del “salto” esistente sull’acquedotto in questione. Progetto che, pur essendo stato approvato e realizzato, aveva trovato sùbito alcuni intoppi burocratici per le autorizzazioni al suo effettivo funzionamento. Tanto che c’è stato bisogno di un’ulteriore messa a punto in ordine alle ultime normative del settore energetico.
“Un plauso – precisa il direttore dell’Amap Giuseppe Ragonese – va alle maestranze interne a cui si è dovuto far seguire un corso di specializzazione, nei tempi e nei modi compatibili con l’attività principale dell’azienda, e che ora hanno assicurato l’avvio della gestione della Centrale”.
“Questo impianto, assieme alle altre iniziative già operate e quelle ancora in cantiere – dice il presidente Maria Prestigiacomo – rappresenta un’altra conquista della nostra azienda nella ricerca del risparmio energetico perché ci consentirà di abbassare in parte i costi gestionali dei nostri impianti attraverso la cessione a titolo oneroso di energia elettrica all’ente distributore, cioè l’ENEL”.