Palermo, 22.04.2016 – Una vicenda problematica che pare non avere ancora un lieto fine, quella che gira attorno all’Hotel Patria di via Alloro.
Ad accendere i riflettori sull’attuale inutilizzo della struttura e cercare una soluzione concreta, è il presidente dell’Ersu (Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario) Alberto Firenze, che oggi, durante un incontro stampa, svoltosi all’interno dello storico palazzo, ha rivolto un appello alle Istituzioni ed ha illustrato tutte le tappe più importanti, che hanno visto come protagonista l’Hotel Patria, proprietà dell’Università di Palermo e destinato a residenza universitaria, con circa 80 posti letto. Alcuni dei lavori di ristrutturazione della struttura, infatti, consistenti nella realizzazione di una scala antincendio esterna e in tutte quelle opere necessarie a rendere fruibile l’immobile, sono state interrotte a causa di un ricorso fatto da un condomino. La residenza universitaria presenta al suo interno delle aree di proprietà privata, che in teoria non darebbero ostacolo al completamento dei lavori, ma che nei fatti ne hanno determinato l’interruzione: la parte dove si sarebbe dovuta realizzare la scala di emergenza di collegamento tra il primo piano ed il piano terra, infatti, sarebbe stata rivendicata da un condomino come proprietà privata. Di qui il contenzioso con l’Università di Palermo, conclusosi con la sentenza Corte di cassazione numero 1231/16 che “ha rigettato il ricorso formulato dall’Avvocatura generale dello stato per conto di questo ateneo”.
«Nel momento in cui tutto era stato predisposto per rendere agibile la struttura, tutto è stato bloccato dal ricorso fatto da un condomino. – spiega il presidente Firenze – Chiedo aiuto alla Regione, ente deputato a supportarmi, dal momento che l’Ersu è un ente regionale, ma mi appello anche al Comune e all’Università, affinché finalmente possa partire una conferenza di servizi, che abbia come obiettivo primario quello di ridare agli studenti dell’Ateneo palermitano e della Sicilia occidentale la residenza universitaria Hotel Patria».
L’Hotel Patria, dal 1995, anno in cui è stata stipulata la convezione tra l’Università, la IACP (Istituto autonomo case popolari) e l’opera universitaria, oggi Ersu, ha iniziato il suo percorso di riqualificazione e recupero grazie ai fondi ad esso destinati “Universiade estive del 97”. Tuttavia la struttura è stata al centro di una tormentata odissea, fatta di problemi di carattere strutturale, contenziosi legali, danneggiamenti e interruzioni dei lavori a cui è seguita anche l’occupazione e l’autogestione di tutti gli studenti che non più tolleravano lo stato di abbandono in cui versava l’edifico.
Ad oggi, tra intoppi burocratici e problematiche giudiziarie, il diritto allo studio sembrerebbe essere stato messo da parte. L’Hotel Patria sarà mai degli studenti?