“Dopo lo stop imposto dal Tar è necessaria un’operazione chiarezza sia sulla Zona a traffico limitato sia sul tram, che il Comune – socio unico di Amat – ha deciso di finanziare proprio con la vendita dei pass”. La richiesta arriva dal consigliere comunale Orazio La Corte (Leva Democratica), che annuncia un’interrogazione sulle tariffe della Ztl e sui reali costi del tram. “È ormai chiaro a tutti – afferma La Corte –che la Ztl non è legata alla tutela dell’ambiente, ma al mantenimento del tram. I conti però non tornano. I 30 milioni all’anno d’introito previsti dall’amministrazione comunale non sono stati iscritti in bilancio. Dal piano industriale di Amat risulta che nel 2016 il costo del tram sia di 16 milioni di euro, escluso il costo del personale che comunque l’azienda garantirebbe. Ammesso che da un punto di vista contabile il Comune e l’Amat abbiano agito correttamente, da quale calcolo è stata ricavata la cifra di 30 milioni? Perché la Giunta ha stabilito tariffe così alte per la Ztl, senza una gradazione fra residenti e non residenti?”.
Tutta questa vicenda, sottolinea La Corte, conferma anche “l’inadeguatezza dell’Amat sia per quanto riguarda il rilascio dei pass della Ztl (al momento sospeso) sia nella gestione del tram”.
“Le note dolenti – conclude il consigliere di Leva Democratica – non riguardano solo la disorganizzazione dell’azienda, che i cittadini hanno vissuto sulla loro pelle col fallimentare taglio delle linee dei bus (in parte revocato, senza però migliorare il servizio), ma anche il funzionamento del tram. Che, nei primi due mesi d’esercizio, avrebbe già accumulato una perdita di chilometri percorsi. A gennaio sarebbero 20mila i chilometri in meno percorsi rispetto a quelli programmati (-24%); 15mila a febbraio (-20%). I palermitani devono infine sapere che due convogli non sono ancora entrati in servizio”.