La stampante 3D festeggia 30 anni: l’11 marzo del 1986 veniva pubblicato il brevetto della prima macchina capace di stampare oggetti sovrapponendo sottili strati di materiale. A ideare lo strumento che sta rivoluzionando il mondo della produzione industriale fu l’inventore americano Charles “Chuck” Hull, che nello stesso anno fondò anche la prima società di stampa tridimensionale, la 3D Systems.
“Le stampanti 3D hanno aperto un mondo nuovo”, ha spiegato Massimo Banzi, cofondatore di Arduino.cc. “Al di là del processo di fusione – ha aggiunto – fino ad allora nel settore manifatturiero esisteva solo un modo di creare un oggetto: la sottrazione. Con le stampanti 3D è arrivata una rivoluzione perché puoi creare qualsiasi cosa, strato su strato”.
Da quell’11 marzo 1986, quando l’invenzione di Hull venne pubblicata dall’Ufficio brevetti americano con la definizione di “Apparato per la produzione di oggetti tridimensionali”, le stampanti 3D hanno trovato inizialmente una lenta diffusione ma in questi anni è arrivato un vero boom.
Un ‘must’ non solo a livello industriale, dalle componenti per aereo, satelliti, auto fino alle applicazioni mediche, ma grazie soprattutto a un ‘esercito’ di Maker anche a livello ‘domestico’ con stampanti 3D low-cost. Una tecnologia dalle potenzialità enormi che secondo alcuni esperti sta aprendo a una vera rivoluzione industriale.