Palermo, 2.5.2014 – Ha preso il via ieri alle 16, con la registrazione dei partecipanti, la rievocazione storica della Monte Pellegrino, nella forma di un concorso di eleganza dinamico, che permette di tornare a vedere 131 vetture che hanno scritto la storia dello sport motoristico. Le auto, costruite tra il 1900 e il 1976, sono provenienti da Italia, Olanda, Argentina, Canada e Stati Uniti.
Il programma prevede per oggi il giro delle Madonie di Vincenzo Florio. Sabato mattinata affronteranno per due volte la cronoscalata di Montepellegrino e alle 17,30 sfileranno dal “paddock” del Motor Village Fiat di Via Imperatore Federico al Teatro Massimo, percorrendo la Via Libertà chiusa al traffico per l’occasione. A seguire le premiazioni per le varie categorie partecipanti.
Domenica alle 8,30, rievocheranno il il circuito costruito nel 1909 da Vincenzo Florio all’interno del Real Parco della Favorita e saranno giudicate da una giuria di esperti dell’automobile.
Significativa la presenza di prestigiosi modelli come l’Alfa 33/3 che Nino Vaccarella portò in trionfo nella Targa Florio del 1971, l’Alfa 33/2 di Nanni Galli che partecipò sia alla Targa Florio che alla 24 ore di Le Mans e la Cisitalia che guidò Tazio Nuvolari all’ultima partecipazione alla Targa Florio.
“Ho iniziato a correre nell’85 quando avevo 24 anni – ha detto Fabrizio D’Angelo proprietario e pilota di una Lancia Fulvia 1600 HF – L’ultima gara a cui ho partecipato risale all’87 con un piazzamento al sesto posto che è da considerare come un primo in quanto correvo con un motore aspirato e nelle prime cinque posizioni c’erano le GT turbo.” Non manca, per Fabrizio, la voglia di esternare la propria stima e ammirazione per Nino Vaccarella “Lui è un uomo e pilota straordinario. Correva a fianco di professionisti che si preparavano atleticamente e psicologimente tutti i giorni mentre Vaccarella per tutto l’anno faceva il preside a scuola – da qui il soprannome di “preside volante” ndr – e correva in auto solo da maggio a giugno. Nonostante il divario di preparazione riuscì a battere gli avversari alla Targa Florio, alla 24 ore di Le Mans, a Spa-Francorchamps e alla Daytona. Senza dimenticare che è stato uno dei pochi uomini a rifiutare l’ingaggio alla Ferrari.”
Anche Camillo Fiore ricorda i tempi in cui gareggiava “L’ultima corsa a cui ho partecipato con la mia BMW 20/02 è stata la Targa Florio del ’75. Correre a quei tempi era tutt’altra cosa, nelle curva si doveva cambiare marcia ogni pochi secondi e quando si arrivava alla fine il braccio destro non lo si sentiva più. Erano previsti 10 giri e ricordo che quando Vaccarella tagliava il traguardo noi eravamo ancora al settimo giro. È stato un grande campione e vederlo guidare ancora oggi che ha 81 anni è un piacere.”