Palermo, 04.03.2016 – Domani si giocherà il penultimo incontro di campionato che vedrà schierate le squadre di calcio femminile di serie C, Ludos contro Paceco.
La squadra palermitana della Ludos è in testa al campionato con due punti di distacco rispetto alla diretta inseguitrice Trecastagni, grazie anche al risulto di 2-0 conquistato nello scontro diretto del 20 febbraio.
In questa marcia di avvicinamento all’incontro di sabato, abbiamo voluto farvi conoscere alcune ragazze della rosa, come Alessia Giaimo e Carmela Buttacavoli, pilastri di questa realtà calcistica locale.
Oggi è la volta di conoscere il preparatore atletico delle calciatrici della Ludos, il palermitano Giovanni Faraci, di 47 anni, ma crediamo possa essere d’aiuto spiegare cosa fa un preparatore.
Potrebbe sembrare che questa figura sia legata solo alla gestione della preparazione motoria fisica generale ed individuale degli atleti ma in realtà, deve anche sapere, in modo critico, scegliere sia la qualità che la quantità degli allenamenti diversificando le scelte in base agli atleti che segue tenendo conto dell’età, del grado di preparazione e della loro struttura fisica. Il tutto per consentire agli atleti stessi di raggiungere la condizione fisica ideale.
Il preparatore deve avere una profonda conoscenza della tecnica e della tattica calcistica, in modo da valutare “ad occhio” quali sia il limite dell’atleta e prevenire gli infortuni. Nel caso, invece, di atleti reduci da infortunio, deve riportarli ai livelli espressi prima dell’infortunio.
Così, il preparatore atletico è l’elemento principale dello staff dell’allenatore, l’uomo di fiducia, colui che programma e prepara, atleticamente, la partita insieme al mister.
Questo è il lavoro che svolge Giovanni Faraci alla Ludos: “Sono appassionato del mio mestiere. È un lavoro per niente facile. Devo stare molto attento a capire qual è il limite entro il quale spingermi negli allenamenti. Anche un piccolo errore di valutazione nel carico di allenamenti, potrebbe creare un danno alla squadra ma soprattutto all’atleta. Qui alla Ludos questo compito è ancora più difficile avendo delle atlete di età differenti e con maturazione sia fisica che tecnica diversa”.
Faraci, proviene dal mondo del calcio maschile, dallo Sparta, dalla Panormus e dal Tommaso Natale. Quest’anno, per la prima volta, si è trovato a dovere affrontare il mondo del calcio femminile. “Non ho avuto alcuna difficoltà. Mi sono subito ambientato e, considerato che ho una figlia a 24 anni, per me le ragazze della Ludos sono tutte come delle figlie. In campo riesco a essere inflessibile durante la preparazione atletica ma in fondo sono molto paterno. Comunque, cerco di farle sentire a proprio agio”.
Abbiamo chiesto a Faraci, come valuti l’ingresso di tante giovani giocatrici nella Ludos: “Abbiamo 6 veterane e tante nuove atlete nella rosa disponibile. Anche se alcune di loro sono molto giovani, hanno dimostrato grande carattere e tenacia oltre che buone caratteristiche atletiche e tecniche. Hanno dimostrato che hanno voglia di giocare e ambiscono alla serie A”.
“Poi – ha continuato il preparatore -, basta guardare i risultati ottenuti in campionato, abbiamo incassato un solo gol, per accorgersi che abbiamo una ottima difesa in cui si sono particolarmente distinte le due centrali quattordicenni Emanuela Todaro e Vittoria Campo. Bisogna anche ricordare lo splendido gol realizzato contro la Trecastagni da Emauela Priolo, anche lei quattordicenne, che ha dimostrato grande coordinazione e grande preparazione atletica. Infine, l’esperienza delle più grandi è stata determinante dalla capitana Giaimo, che ha trascinato la squadra partita dopo partita, alla bomber Buttacavoli che chiuderà il campionato da capocannoniere”.
Appuntamento a domani. Mentre in campo si giocherà la partita, noi vi faremo conoscere l’allenatore della Ludos, Sergio Moschera.