Piccolo sommario: dove eravamo rimasti?
Anno nuovo trimestre nuovo per Letter@rea; rubrica di libri (e non solo) per lettori (e fra lettori) e nuove (e vecchie) letture. Il viaggio di questo 2016, dopo la stazione d’arrivo di dicembre scorso, riparte dal binario di febbraio. Mentre eravamo dentro alla sala d’attesa di gennaio, fra letture più o meno intime e generi più o meno caldi, un timido conforto ci è stato offerto dai numeri ISTAT, sullo stato di salute delle letture e dei lettori in Italia, e dal conteggio dei vostri-(nostri) numeri (di lettori-letture) che attribuiscono al romanzo “La resistenza del maschio” di Elisabetta Bucciarelli (NNEditore, Milano) il titolo di Libro Letter@rea 2015.
I grandi numeri: ISTAT.
L’Istituto di statistica nazionale certifica (rapporto del gennaio 2016) un’inversione di tendenza nel dato di perdita lettori rispetto all’anno passato. La mortalità di letture – a partire dal 2010 in crescita – registra uno stop e una lieve retromarcia.
Sono 24 milioni– confermano dall’Istituto – le persone che dichiarano di aver letto “almeno un libro” nei 12 mesi precedenti (e per motivi non strettamente scolastici o professionali) contro i 23.750.000 del 2014. Un piccolo sobbalzo che non deve lasciarci indifferenti, ma che impone cautela. Il rilancio di un settore in affanno, come quello librario – di per sé delicato e in rapido mutamento nell’epoca di internet – non può essere lasciato a un episodica tendenza, seppur positiva. Parliamo statisticamente di “un libro almeno”, di lettori dai sei anni a salire, di un risultato ‘lieto’ a macchia di leopardo e con un fanalino di coda (nell’interesse di lettura) ancora una volta geograficamente ancorato nel Meridione d’Italia. Le sorprese, com’è ovvio aspettarsi, non mancano. Se dividiamo quest’area sudista in due ampie macro-regioni, Isole da un lato e resto del Sud dall’altro, il dato di “disinteresse alle letture” assume connotazioni diverse.
L’ISTAT ci dice che il 33,1% degli “interessati alle letture” è concentrato nelle Isole (era il 31,1% nell’anno precedente) mentre scende al 28,8% nella restante parte del Sud Italia (era il 29,4% del 2014). Questa differenza, seppur significativa, non segna un punto a vantaggio della fertilità di letture nelle Isole rispetto all’aridità nel resto del Sud. E neppure ci dice che l’albero dei lettori germoglia nelle insularità restando invece spoglio da Napoli a scendere. Semplicemente ci indica che il fenomeno della distrazione letteraria alla pari dell’attenzione, in tutto il bel Paese, è un dato da raccogliere a chicchi più che a veri grappoli e questo conferma, ancora una volta, la necessità d’abbonare la tentazione dei facili trionfalismi.
Altra evidenza numerica, stavolta nazionale, ci dice che il 64,4% delle famiglie, nel 2015, dichiara di avere al massimo 100 libri in casa (era il 63,5% nel 2014) e sono solo (fortunatamente) il 9,1% di queste che ne dichiarano al contrario la totale assenza fra le mura domestiche (era il 9,8% nel 2014). Anche in questo caso il fatto, seppur positivo, non è indice di sicura “lettura”. L’avere libri in casa oppure no non significa automaticamente leggerli; anche s’è bene dire che la loro presenza costituisce istigazione a farlo.
Ultima evidenza numerica su cui riflettere: il fattore ambientale unitamente all’esempio. Le sole scuole non bastano a far crescere il numero di lettori e la famiglia resta determinante nel trasmettere la passione alle letture. Si stima, infatti, che a leggere più libri siano il 66,8% dei ragazzi (tra i 6 e i 14 anni) con genitori lettori e che siano invece a leggere solo il 30,9% quelli con genitori senza interesse alle letture. Il fatto così assunto non è da ritenersi scontato. La famiglia, in qualunque modo essa costituita, resta un valore inalienabile ed è il primo luogo in cui la cultura inizia a esercitare i primi passi di crescita. Essa deve rimanere aperta e avvalersi, senza farsi sostituire nel ruolo, delle voci esterne che cercano di migliorare la società – dalla scuole alle università, dalle biblioteche ai circoli di lettura, d ai blog culturali alle testate giornalistiche, simili alla nostra, che nel loro piccolo sono una goccia nel mare trattando di libri –. Un richiamo alla famiglia, dunque, necessario e non scontato, per ribadirne l’importanza e la centralità nei sentimenti costruttivi che la animano.
I vostri-(nostri) numeri e il libro Letter@rea 2015
Ad ogni modo tutti questi numeri ci portano al binario iniziale di questo corsivo. A Voi lettori, alle Vostre letture e alla nostra rubrica che riparte. Non voglio con questo ritornare al locomotore che muove Letter@rea, cioè al suo progetto fondante, perché chi non ci conosce (e ne ha curiosità) potrà approfondire la nostra filosofia leggendola (www.giornalecittadinopress.it/letterrea-la-rubrica-periodica-del-gcpress-per-parlare-di-tutto-quanto-e-libro-e-non-solo-mela/). Limitandoci semmai al nostro piccolo, il medesimo sistema dei numeri ci ha permesso di misurare i vostri interessi e interpretare le vostre tendenze del leggere insieme al gradimento espresso. Come? Da dietro le quinte. Con la ‘vostra’ partecipazione attiva, infatti, alcuni di voi lettori – che ringrazio anche da parte di tutta la redazione – hanno scritto, letto e suggerito ad altri lettori libri per un’imminente lettura. Una volta tanto, così, questi stessi “lettori attivi” si sono messi in gioco assumendo la veste di “cronisti per muovere la voglia di leggere”. Nello scorso trimestre, così, il vostro spontaneo e gratuito contributo è stato letto, vagliato, pubblicato e infine rilanciato in rete. Da qui raccolto, da altri attenti e numerosi lettori (dato questo rivelatosi di gran lunga superiore alle più rosee aspettative, n.d.r.), che hanno letto, vagliato, apprezzato e, a loro volta, rilanciato la vostra suggestione, mentre noi, da dietro le quinte, conteggiavamo gli umori in cosiddetto back-office. In tal modo, sempre grazie a voi, abbiamo tutti conosciuto autori piccoli (o aspiranti) a fianco di scrittrici o scrittori noti, trovato case editrici nuove accanto alle più rinomate, memorizzato titoli di libri e generi, tutto questo attraverso suggestioni e letture fra appassionati e curiosi di lettere. In questo modo abbiamo stilato una classifica di gradimento, facendolo indistintamente tra saggio e romanzo, e realizzato un podio di tre titoli finalisti, fra i quali abbiamo decretato, come Libro Letter@rea 2015 (e del IV trimestre, visto che siamo partiti ad ottobre), il romanzo: “La resistenza del maschio” di Elisabetta Bucciarelli (NN Editore Milano, 2015) – di cui si ripropone il link dell’articolo pubblicato https://www.giornalecittadinopress.it/uomini-allangolo-la-resistenza-del-maschio-con-dedica-speciale-disegno-di-copertina-da-elisabetta-bucciarelli/ –.
Complimenti, dunque, a tutti i partecipanti, dagli autori alle Case Editrici e fino ai nostri “attenti lettori” e a quelli “attivi” muniti di penna.
I ringraziamenti finali alla NNEditore (Milano) e alle due librerie Capalunga (Agrigento) e Modus Vivendi (Palermo).
Prima però di lasciare il passo alla classifica completa vorrei in ultimo ringraziare e citare per il sostegno offerto a questa rubrica, per la loro sensibilità al progetto di diffusione delle letture e per il gentile omaggio di libri ai primi tre lettori-autori classificati, la Casa Editrice NNEditore di Milano (www.nneditore.it), e in particolare Alberto Ibba per il suo entusiasmo espresso alla mia iniziativa, e le Librerie Capalunga di Agrigento (Via Atenea) e Modus Vivendi di Palermo (Via Quintino Sella, 79), nelle rispettive persone di Amedeo Bruccoleri, nel primo caso, e Fabrizio Piazza con tutto il team, nel secondo, per l’immediata risposta e disponibilità a mio supporto.
Adesso, tornando a voi lettori, il fischio è la ripartenza di questo treno. Rimboccatevi le maniche, viaggiate in compagnia di un romanzo oppure un saggio, leggetelo o ri-leggetelo e, infine, carta, penna e coraggio per scrivermi del contenuto a letterarea@giornalecittadinopress.it. Il vostro contributo candiderà automaticamente il “vostro compagno di viaggio” a Libro Letter@rea del I trimestre 2016. Vi aspetto!
Il podio con tutti i finalisti e la classifica finale di Letter@rea 2015.
Romanzo/Saggio |
Articolo | |||||
Posizione |
Titolo |
Autore Scrittore |
Editore | Autore
lettore |
% letture |
Data pubblicazione 2015 |
1 |
La resistenza del maschio | Elisabetta Bucciarelli | NN Editore (Milano) | Monica Gentile (Agrigento) | 28,31% | 17/11 |
2 |
1Q84 |
Haruki Murakami | Giulio Einaudi (Torino) | Alessandro Puma (Bergamo) | 17,67% |
01/12 |
3 | Un fuoco sempre acceso | Silvio Cattarina | Itaca Edizioni Castelbolognese (Bo) | Francesco Inguanti (Palermo) | 16,41% |
17/12 |
4 |
Tomasi di Lampedusa e i luoghi del Gattopardo | Maria Antonietta Ferraloro | Pacini Editore (Pisa) |
24/10 |
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5 |
Riscrivi la tua vita | Daniele Cutroni | Bonanno Editore Acireale (CT) |
13/11 |
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6 |
Mare Grosso | Antonio Voccio | Editore Zedda Cagliari | Rosaria Landro (Messina) |
21/11 |
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7 |
Quando le ballerine danzavano col pallone | Giovanni Di Salvo | Geo Edizioni (Empoli) | G. Di Salvo (Palermo) |
21/10 |
|
8 | Alberto Spadolini, danzatore, pittore, agente segreto | Ignazio Gori | Castelvecchi Editore (Roma) | Paola Iannarilli (Frosinone) |
18/10 |