Prenderà il via venerdì 12 febbraio la rassegna rassegna “Meridiem” – “Viaggio tra i paesi all’ombra del tropico del cancro; suoni, immagini, danze e sapori dei popoli dei sud”. A organizzare la manifestazione, presso il proprio spazio in via Bara all’Olivella 67, è l’Associazione Quarto Tempo . Quattro gli appuntamenti previsti che si concluderanno il 26 febbraio.
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1° appuntamento Egitto e Medioriente – Venerdì 12 Febbraio 2016
(Danza e Poesia)
Evento in collaborazione con Evelina Lo pilato e l’Associazione Onlus Federico II
Workshop – Degustazione – Spettacolo di danze, poesie egiziane e mediorientali a cura di Evelina Lo Pilato.
La danza egiziana contemporanea è uno stile giovane che privilegia l’integrazione dei movimenti, la fluidità e la semplicità del gesto che si fa danza a partire dalla semplice camminata nello spazio. È una danza sobria ed elegante, fruibile da chiunque voglia trovare nella danza il piacere e il benessere del movimento unito al fascino ancestrale dei ritmi e delle melodie egiziane.
Le letture saranno curate da Fabio Ventimiglia e Fabiola Arculeo, il repertorio vedrà danza egiziana folk e contemporanea, persiana e andalusì.
16:00/19:00: Workshop.
19:30/21:00: Degustazione di specialità della tradizione egiziana a cura dell’Associazione Onlus Federico II.
21:30/23:30: Spettacolo di Danze e Poesie.
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2° appuntamento “Il Tempo dei Gitani” – Venerdì 19 Febbraio 2016
(Musica e Sapori)
Degustazione Gitana – Concerto di Jazz manouche con Carlo Butera chitarra e Davide Rizzuto al violino
Evento in collaborazione con “Kemonia Spazio Musica” e Ass. “Sulle orme di Django”.
Il Jazz Manouche nasce dall’incontro dello Swing americano degli Anni ’30 e’40, dal Valzer Musette francese e dalla tradizione tzigana. Questa magica fusione è avvenuta come evoluzione personale e percorso naturale di alcuni musicisti Gitani e Manouches il cui caposcuola fu il leggendario Django Reinhardt, tuttora indiscusso punto di riferimento per tutti i musicisti che, gitani e non, suonano questo genere. Django dettò le basi della chitarra jazz-gitana, improntata sullo stile “Pump”, una particolare pennata ritmica molto veloce, rappresentativa dei frenetici ritmi balcanici. Grande esponente del jazz, introdusse nei canoni tradizionali le ritmate innovazioni proprie della musica gitana, dando vita, di fatto, al Jazz Manouche. La vita di questo chitarrista, capace di reinventare uno stile musicale dopo un terribile incidente, rimane una vera e propria musa ispiratrice per tutti coloro che si approcciano al mondo delle sei corde.
SULLE ORME DI DJANGO: Da molti anni svolge prevalentemente un’attività artistica musicale attraverso la produzione e la circuitazione di spettacoli. Carlo Butera, chitarrista e presidente dell’associazione, già da anni attivo musicista, svolge un intensa attività divulgativa del genere Gipsy Jazz affrontando viaggi di lavoro e studio in Francia, Olanda, Inghilterra e collaborando con i maggiori esponenti del genere. È l’ideatore e direttore artistico del festival internazionale “Raduno Manouche” che è giunto oggi alla sua quinta edizione.
20:00/21:30: Degustazione gitana.
21:30/23:30: Carlo Butera – Stefano Rizzuto Live.
3° Appuntamento Argentina “Tango” – Sabato 20 Febbraio 2016
(Danza, musica e sapori)
Evento in collaborazione con Maurais e Colortango.
Il tango fa la sua comparsa nei sobborghi di Buenos Aires intorno al 1880. Nulla si sa di come sia nato, persino l’etimologia è del tutto incerta, ne vi è un nome, una data, un episodio particolare che sia legato al suo esordio. Appare all’improvviso come una sorta di linguaggio comune della gente di Buenos Aires, folle di immigrati italiani, spagnoli, tedeschi, russi, famiglie numerose che abitano fianco a fianco nei grandi conventillos, nei cui cortili le note e i passi uniscono le persone più di quel castigliano sgrammaticato che ciascuno si sforza di parlare. Non è di apprendimento immediato, e per ballarlo non basta salire in pista (come avviene con le altre danze di società) e seguire il ritmo, ne è sufficiente accompagnarsi ad un partner che già lo conosce e “farsi portare”. Si tratta di un vero e proprio esercizio di concentrazione.
I primi tangueros di cortile non lo improvvisavano, pur non frequentando corsi presso maestri professionisti. Durante la settimana, dopo il lavoro, piccoli gruppi di uomini provano fra loro i passi e altrove le donne facevano la stessa cosa, per prepararsi al ballo della domenica. Da non identificare con un assoluto “pensiero triste che si balla”, il tango è passione e divertimento, sia in pista che durante le facendo parte di allegre e chiassose comitive che si ritrovano per provare e ripetere.
17:00/19:00: Proiezioni tematiche su Tango e Argentina.
19:00/20:30: Lezione di Tango per principianti (da zero a un anno di tango).
20:30/21:30: Degustazione a base di ricette argentine.
dalle 21:30: Milonga “Atelier Tango”.
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4° Appuntamento – Portogallo – Fado e Suoni dei Sud – Venerdì’ 26 Febbraio 2016
(Immagini, Suoni e Sapori dalla Penisola iberica)
Evento in collaborazione con gli “ Alenfado”
“Uno scialle, una chitarra portoghese, una voce e tanto sentimento: questa immagine può bastare a descrivere il Fado, uno dei simboli del Portogallo.”
Il Fado canta il sentimento, le pene d’amore, la nostalgia per qualcuno che è partito, la vita quotidiana e le conquiste. Gli incontri e gli abbandoni della vita sono, in fondo, un tema che non finisce mai di ispirare canzoni. Nel 2011, il Fado come canzone urbana di Lisbona, simbolo dell’identità della città e del paese, è stato classificato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il gruppo “Alenfando” è formato da cinque musicisti palermitani: Fabio Barocchiere – Basso, Roberto Buscetta – Chitarra Flamenca, Francesca Ciaccio – Voce, Angela Mirabile – Percussioni, Toni Randazzo – Chitarra Acustica.
Appassionati di musica etnica, si dedicano da qualche anno a ricerche musicali e testuali su antichi brani della tradizione del Fado portoghese e della musica iberica (spagnola e iberoamericana), per rintracciare tematiche e sonorità risuonanti con le emozioni, i sentimenti e le esistenze dei sud del mondo, a partire dalle nostre tradizioni musicali mediterranee.
Nel loro vasto repertorio, tra gli altri, brani ri arrangiati dei Madredeus, Dulce Pontes, Mayte Martin, Las Migas, brani italiani tradotti in portoghese e spagnolo e inediti scritti e arrangiati dagli stessi “Alenfado”.
19:30: Inaugurazione della mostra “Immagini dal Portogallo”.
20:00 – Aperitivo iberico.
21:30 – Alenfado in concerto.