Palermo – Si sa la pazienza, spesso anche Santa, ai palermitani non manca. Una dote che viene messa a dura prova molte volte durante la giornata, per esempio quando si rimane imbottigliati in mezzo al traffico veicolare o quando ci si imbatte nelle lungaggini della burocrazia ben rappresentata da uffici pubblici spesso pieni fino all’inverosimile.
Oggi però il cronista è stato impegnato a misurare un altro tipo di situazione, dove di pazienza ne occorre davvero tanta, ovvero quando ci si reca presso una delle tantissime fermate che punteggiano la nostra città, in attesa del proprio autobus.
Lo spunto di questo articolo, preceduto da altri apparsi su questo giornale, è dato dall’attuazione del nuovo piano delle linee cittadine messo a punto dall’AMAT, che ha l’ambiziosa intenzione di migliorare l’efficienza e la puntualità degli autobus nostrani. Oltre che quella di risparmiare denaro pubblico.
Un piano che coincide con l’avvio delle corse del tram a Palermo e che taglia una serie di linee soprattutto quelle che insistono nella periferia. Di contro i nostri amministratori hanno promesso il potenziamento della linea 101, che collega lo stadio “Barbera” con la Stazione Centrale.
Quindi, a volere pensare male, il riordino delle linee potrebbe essere il tentativo di risparmiare sulla pelle dei viaggiatori per recuperare risorse finanziare da destinare al tram. E dato che si parla anche dell’attuazione della ZTL, con ulteriori esborsi di denaro da parte del povero cittadino – automobilista, già fortemente vessato dalle tasse, ecco che i mal di pancia da parte dei palermitani possono assumere effetti pesanti.
Per sciogliere il nodo ci siamo vestiti dei panni del viaggiatore e ci siamo recati in quella che viene considerata la piazza di Partanna Mondello, una delle borgate periferiche maggiormente interessate dalla rivoluzione voluta dall’AMAT.
Alle ore 07.25 è transitata la 645 che collega la borgata con lo stadio, ma solo dopo averla rincorsa con l’auto del direttore fino in Viale Cavarretta, dato che il mercatino del giovedì ne impedisce il normale percorso fino in piazza. Pochi studenti a bordo e autista molto cortese che ha risposto alla domanda del cronista riguardo le novità. “Per noi aumenterà il carico di lavoro” e questo lascia presupporre che l’azienda chieda un maggiore sforzo agli autisti, soprattutto se si considera che sembra siano solo due gli autobus navetta che fanno la spola tra lo Stadio e Partanna Mondello.
Il ritorno è avvenuto regolarmente e senza intralci, dopo una sosta regolare da tabella di marcia di 15 minuti, insomma una giornata fortunata! Ma proviamo a fare due conti: il percorso completo viene coperto in circa 25 minuti sommando a 15 minuti pausa fanno 40 minuti. Ciò significa che nell’arco dei 60 minuti di cui è composta l’ora questo autobus compirà meno di un percorso ciclico completo. E dato che, almeno per questa linea gli autobus, sono solo due l’impressione è che il servizio non sarà dei migliori.
Per testare ancora la corsa ci siamo recati alla fermata corrispondente la scuola Libero Grassi intorno alle 13.40 quando gli studenti erano in uscita. Anche in questo caso, con un poco di fortuna e grazie alla precisione e puntualità degli autisti, tutto è andato liscio. I dubbi permangono sul fatto che le vetture sono piccole e che il giro che fanno è tortuoso.
Sull’altro fronte, ovvero sulla linea che collega Partanna Mondello con il centro transitando per Mondello e Sferracavallo per poi risalire il viale Strasburgo le cose non sono andate altrettanto bene. Abbiamo sentito al telefono il signor Pippo Lo Cascio che avevamo incontrato nella piazza principale la mattina presto: “Ho aspettato l’autobus 614 (la linea 615 è stata soppressa, n.d.r.) per oltre 20 minuti e dopo un giro oltremodo lungo e tortuoso sono arrivato in ritardo. Penso soprattutto a quegli studenti presenti a bordo che hanno dovuto saltare la prima ora. Adesso per i partannesi raggiungere il centro è diventato più difficoltoso e quindi il potenziamento della 101 non arrecherà grandi benefici”.
In effetti prima di questa mini rivoluzione i collegamenti con il centro già non erano efficienti e lo possiamo testimoniare essendo stati noi stessi costretti a lunghe attese. Un ulteriore peggioramento della qualità del servizio sarebbe deleterio per le periferie perché renderebbero in parte vani i miglioramenti a cui stiamo assistendo a Palermo, con l’attivazione del tram ed in futuro con il passante ferroviario a e la metropolitana leggera a pieno regime.