lunedì, 23 Dicembre 2024
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Sbarco migranti. Orlando: “Nuove normative europee sull’identificazione provocano allungamento tempi di permanenza dei migranti sulle banchine”

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme con l’assessore alla Cittadinanza sociale Agnese Ciulla, il presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha, e alcuni consiglieri della Consulta, questa mattina, si è recato al porto per accogliere i 931 migranti arrivati a Palermo a bordo del mercantile norvegese “Siem Pilot”.
Al porto erano presenti anche gli operatori dei servizi sociali e della protezione civile del Comune, cui spetta il compito di assistere le operazioni di sbarco e di eventuale presa in carico dei minori stranieri non accompagnati. Fino ad ora, mentre sono in corso le ordinarie procedure di identificazione, sono 203 i minori che sono giunti.
“In alcuni casi – spiega l’assessore Ciulla – in raccordo anche con la Magistratura e le Ambasciate e Autorità consolari di altri paesi dell’UE, verificheremo le possibilità di ricongiungimento con i familiari già presenti nel territorio dell’Unione; in ogni caso garantiremo, come è stato nel corso di tutto questo anno i nostri servizi di accoglienza, assistenza e sistemazione a questi minori, che si aggiungono agli altri 150 di cui ci stiamo prendendo cura”.
“Esprimo il mio apprezzamento per l’impegno di coloro che soccorrono in mare i migranti – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. Al tempo stesso, però, sono qui per rilevare come la nuova normativa europea sull’identificazione, già di per sé molto discutibile sul piano giuridico e umanitario, rischi di provocare un inaccettabile allungamento dei tempi di permanenza sulle banchine. Anche per questo ho ringraziato il Ministro Alfano, che accogliendo una mia esplicita richiesta ha disposto che i migranti fossero identificati subito a Palermo con le procedure ‘tradizionali’, mentre quelle nuove, certamente più lunghe e complesse, saranno messe in atto nei luoghi di destinazione finale”.
“Noi siamo contrari alle nuove normative europee che prevedono la schedatura dei migranti – ha dichiarato Adham Darawsha – e siamo orgogliosi di far parte di una città in cui il primo cittadino in persona si adopera per far sì che Palermo si confermi la città dell’accoglienza e dei diritti degli immigrati. Ribadiamo, tuttavia, che il Comune non può essere lasciato da solo”.

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