sabato, 28 Dicembre 2024
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HomesocialeCon 'Sperimentare salute' educazione alimentare a scuola

Con ‘Sperimentare salute’ educazione alimentare a scuola

Aumentare conoscenza e consapevolezza sul cibo, riconoscere l’importanza dell’origine e delle caratteristiche degli alimenti, non in maniera teorica ma attraverso laboratori ed esperimenti. Ma anche imparare nuove ricette, improvvisarsi piccoli cuochi a casa con il supporto di mamma e papà e infine, attraverso un ‘business game’, realizzare il menu della mensa scolastica, tenendo conto di stagionalità dei prodotti, costi e gusti dei compagni. Questo quanto prevede il programma di educazione alimentare ‘Sperimentare Salute’elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità utilizzando la piattaforma MaestraNatura, un metodo innovativo per la didattica delle scienze. Grazie a un accordo di convenzione tra il Ministero della Salute – Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione e l’Iss a ottobre di quest’anno, fra le attività del dopo Expo, si è avviato un programma sperimentale in 75 classi (25 di IV primaria,25 di V primaria, 25 di secondaria di primo grado) con l’obiettivo di definire un nuovo standard per l’educazione alimentare. Insieme ai moduli didattici risorse di supporto per l’esecuzione di laboratori in classe e questionari sui comportamenti alimentari che saranno compilati da alunni e genitori. “Sono già alcuni anni che sperimentiamo il progetto, l’obiettivo questa volta è standardizzare il metodo, raccogliendo e valutando i risultati” spiega Roberta Masella dell’Istituto Superiore di Sanità. “L’ambiente della scuola e’ elettivo per questo tipo di intervento – conclude Masella – perché consente di arrivare direttamente ai bambini che sono il target principale dei programmi di educazione alimentare necessari a contrastare sovrappeso e obesità che interessano il 30-40% della popolazione pediatrica e che sono fra i principali fattori di rischio per malattie come diabete e patologie cardiovascolari.”E’ fondamentale coinvolgere i genitori- conclude- che sono poi quelli che concretamente cucinano e fanno la spesa”.

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