Si chiama After School ed è un’app che sta preoccupando i genitori statunitensi: è stata creata perché accedano solo i teenager e in pochi mesi, dall’inizio di questo anno scolastico, si è diffusa in oltre 22mila scuole superiori. Simile a Yik Yak, un’altra piattaforma partita dai campus, e a Secret consente di postare in anonimato pensieri e riflessioni in libertà, esponendo ipoteticamente i ragazzi anche a fenomeni che non è possibile controllare, come il bullismo.
After School limita il suo pubblico agli adolescenti e verifica che l’accesso sia solo per i ragazzi che frequentano il liceo, attraverso le loro pagine Facebook, e grazie a bacheche riservate per ogni campus di scuola superiore. Inoltre, c’è un algoritmo che mette uno stop all’accesso di adulti. Secondo Cory Levy, 24 anni, uno degli inventori di After School, l’app da’ la possibilità agli studenti – spiega al Washington Post – di “esprimersi senza preoccuparsi di nessuna ripercussione”. “La gente ha bisogno di comunicare in un posto in cui non è giudicata, in cui puo’ parlare liberamente”, aggiunge Michael Callahan, 32 anni, co-inventore insieme a Levy.
I creatori dell’applicazione non danno dati ufficiali su quanti teenager la usino, dicendo che possono essere dai due ai 10 milioni di utenti.