In Italia nei primi otto mesi dell’anno gli infortuni mortali sul lavoro sono stati 752, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Inoltre, ammonta a circa il 4% del Pil il peso economico complessivo dell’inadeguata tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro: la spesa sociale per l’assistenza agli infortunati gravi e per la cura delle malattie contratte sui luoghi di lavoro; i costi per il sistema e i danni economici ed esistenziali per i dipendenti in caso di invalidità, inabilità o menomazione; la perdita delle ore di produzione; i risarcimenti delle vittime e le indennità sostitutive del reddito.
Sanzioni amministrative e penali più severe per l’impresa e all’interno dell’azienda sono la risposta del Jobs Act alla crescente mancanza di sicurezza sul lavoro, e altri due provvedimenti all’esame del Parlamento prevedono la confisca per equivalente dei beni dell’imprenditore nel caso di infortunio mortale e di reati connessi al caporalato.
I consulenti del lavoro di Palermo, assieme alla Ergon Ambiente e Lavoro che celebra i suoi 20 anni di attività, intendono invece convincere gli imprenditori a compiere un salto di qualità investendo sulla prevenzione come opportunità di sviluppo d’impresa ed elemento di risparmio.
Infatti, per evitare incidenti e malattie, ridurre i costi diretti e indiretti e quelli assicurativi ed anche per aumentare i risultati economici e la produttività, non è più sufficiente limitarsi a rispettare i burocratici requisiti di legge, ma è diventato inevitabile rendere più efficienti le attrezzature e coinvolgere i lavoratori nei sistemi di gestione.
Appuntamento domani, 6 novembre, alle ore 9,30, a Palermo, presso la Tonnara Florio, in via Tonnara, 4.