Si è svolta, stamani, presso la scuola “Giovanni Falcone” allo Zen, la presentazione della tappa palermitana la manifestazione “Vincere da grandi”, progetto sportivo, culturale e sociale a sostegno delle famiglie italiane organizzato da Coni e Gioco del Lotto.
Palermo, segue le tappe di Roma (Foro Italico) e Napoli (Scampia). Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, Rachid Berradi, mezzofondista olimpionico a Sydney 2000 e presidente dell’Asd Atletica Berradi 091, Sergio D’Antoni, presidente del Coni Sicilia, la preside dell’Istituto comprensivo, Daniela Lo Verde, oltre alle atlete palermitane Simona La Mantia e Vincenza Calì, che hanno portato la fiaccola, assieme ad alcuni bambini della scuola, dando il simbolico via all’iniziativa
A “Vincere da grandi”, che si concluderà a Milano, partecipano bambini fino ai 14 anni appartenenti a famiglie residenti in aree disagiate, che si misureranno in vari sport, come il calcio, la pallavolo, il karate, la vela, il basket e l’atletica leggera.
“Il progetto creato da Lottomatica con la collaborazione del Coni e del Comune di Palermo – ha detto Rachid Berradi – si pone l’obiettivo di individuare altri atleti che possano arrivare alle Olimpiadi. Questo è uno strumento per allevare dei campioni, se non nello sport almeno nella vita. Siamo molto contenti, quindi, di aver presentato il progetto allo Zen perché vogliamo far emergere le risorse di questo quartiere, mettendo i bambini al primo posto”.
“Oggi è un giorno molto importante per lo sport e la scuola nel nostro territorio, ed in particolare per l’intero quartiere dello Zen – ha detto il sindaco Leoluca Orlando -. Siamo, infatti, di fronte ad una iniziativa che conferma il rapporto di collaborazione tra il Coni regionale e il Comune di Palermo e che vogliamo ulteriormente rinforzare. Lo sport viene vissuto anche come un richiamo al domani, a quando questi ragazzi diventeranno grandi: credo si stia creando un modello virtuoso che parte anche dallo Zen”.
Per il presidente del Coni Sicilia, Sergio D’Antoni, “fare sport significa avere la possibilità di affermare il gioco di squadra, la condivisione. Iniziative come questa sono la prova che attraverso lo sport si fa anche inclusione sociale. Normalmente le famiglie di quartieri come questo non hanno i soldi per lo sport, avendo altre esigenze, e offrire ai loro bambini un’opportunità come questa è un gran”.