Tre centri di informazione turistica di nuova generazione e a risparmio energetico verranno dislocati nella piazza di Mondello, all’ingresso del porto di Palermo e in via Cavour, in prossimità della Banca d’Italia. Si aggiungono al CIT attivato nei giorni scorsi all’interno del Teatro Politeama, in sostituzione di quello di piazza Castelnuovo.
Con una gara ad evidenza pubblica, che ha visto preliminarmente la realizzazione, con professionalità interne, di un progetto tecnico con relativa approvazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, la ditta Tomasino Metalzinco si è aggiudicata la fornitura e collocazione dei tre centri.
Ad oggi solo uno è stato collocato, vista la particolare grandezza del manufatto, tale da richiedere l’organizzazione di un trasporto eccezionale in notturna (al fine di evitare disagi agli automobilisti e cittadini) su un autoarticolato, con scorta da parte della Polizia Municipale: il CIT nella piazza di Mondello. Quest’ultimo, è stato immediatamente messo in funzione, in attesa di ulteriori adempimenti, tra i quali l’allaccio di un impianto fotovoltaico e l’allestimento
grafico.
Domani inizieranno le fasi di collocazione del CIT all’interno dell’area portuale, lato via Emerico Amari, e nei giorni successivi, considerata l’organizzazione da porre in essere, si procederà alla collocazione del CIT di via Cavour.
Infine, l’Amministrazione sta valutando, di concerto con la Fondazione Teatro Massimo, la possibilità di utilizzare gli spazi laterali delle strutture per mettere – a cura e spese della Fondazione – delle immagini che rappresentano il percorso UNESCO e lo stesso Teatro.
Grande apprezzamento è stato espresso dal sindaco Leoluca Orlando. “L’iniziativa – ha dichiarato il primo cittadino – si inserisce tra quelle volte a rivalutare il territorio palermitano, fornire una migliore accoglienza a coloro che decidono di visitare Palermo e rilanciare la vocazione turistica della nostra città, soprattutto alla luce del recente riconoscimento, da parte dell’Unesco, del percorso arabo normanno come patrimonio dell’umanità”.