La marcia rosanero si interrompe. Se ad Avellino la partita delle 12.30 aveva riservato una gioia enorme, la sfida interna contro il Latina costringe il Palermo ad un amaro stop. I nerazzurri ribaltano l’iniziale vantaggio firmato Hernandez e vincono l’incontro con le reti di Ghezzal e Jefferson.
Iachini si affida al consueto 3-5-2: Pisano viene schierato sulla corsia sinistra, mentre Verre prende il posto dell’infortunato Barreto. Belotti e capitan Hernandez formano il tandem d’attacco. Modulo speculare per la squadra di Breda con Ghezzal e Jefferson (che rileva lo squalificato Jonathas) in avanti.
Le due formazioni hanno rispettivamente la prima e la terza difesa del campionato. Normale dunque che in avvio ci sia grande attenzione nei reparti arretrati e poco spazio per gli attaccanti. Nel primo quarto d’ora il Palermo riesce a rendersi pericoloso solo al 1′, con Belotti che prova ad approfittare di un mancato intervento di Esposito. Cottafava e Iacobucci fanno però buona guardia.
La squadra di Iachini prova a spingere sulle fasce, con Morganella molto propositivo sulla destra. E’ però da un cross di Verre dalla corsia opposta che nasce il vantaggio rosanero. Sul perfetto suggerimento del numero 23 Hernandez stacca perfettamente e batte Iacobucci al 18′. In precedenza la “Joya” aveva sfiorato la rete con un diagonale di destro (su assist di Belotti) respinto dal portiere dei nerazzurri.
L’1-0 rosanero regge però solo sette minuti. Su un lancio in profondità, un “blocco” da basket di Jefferson impedisce a Milanovic di arrivare sul pallone e libera Ghezzal a tu per tu con Ujkani. L’ex attaccante del Siena salta il portiere e realizza il gol del pari.
Dopo aver trovato l’1-1 i laziali tornano ad occupare tutti gli spazi con grande attenzione. Il Palermo cerca di trovare varchi ma qualche errore di troppo in fase di impostazione condiziona gli esiti della manovra rosanero. La prima frazione sembra chiudersi senza ulteriori sussulti, ma proprio al 47′ un altro suggerimento in profondità pesca impreparata la difesa rosanero. Jefferson, partito in posizione sospetta, batte di destro Ujkani e porta avanti il Latina.
La ripresa si apre senza cambi. Anche il copione della sfida non sembra mutare: il Palermo sembra contratto, non riesce a cambiare passo e a scalfire il muro della squadra di Breda, che invece si rende pericolosa in contropiede. Al 5′ cross di Milani, Jefferson prende il tempo a Milanovic ma il colpo di testa è debole e Ujkani blocca.
Iachini prova a cambiare le carte in tavola inserendo Stevanovic al posto di Morganella. Il numero 14 prova subito uno spunto sulla destra e calcia in maniera sporca: il suo tentativo per poco non diventa un assist per Lafferty, che non arriva sul pallone. Il nordirlandese, entrato in campo per Belotti, è il secondo cambio a cui si affida la panchina rosanero. Un contatto sospetto al 24′ tra Brosco e Pisano in area nerazzurra viene giudicato regolare da Fabbri.
Il Palermo si affida a Di Gennaro al posto di Bacinovic nel tentativo di cambiare gli equilibri dell’incontro. Il baricentro rosanero in effetti risulta più avanzato, ma il Latina si difende con ordine: Iacobucci non è costretto a nessun intervento fino addirittura al 40′, quando proprio il numero 10 rosanero tenta la soluzione dalla distanza mandando il pallone di poco sul fondo.
I rosanero abbozzano un forcing finale chiudendo gli avversari nella propria metà campo, ma il Latina esce vittorioso dal “Barbera”. Servirà un altro Palermo per battere fra sei giorni il Novara: la squadra di Iachini manca l’aggancio all’Empoli e resta terza a quota 27 in classifica.
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