Un gruppo di ricercatori americani e inglesi, secondo uno studio pubblicato su Science Translational Medicine, ha descritto un meccanismo molecolare secondo il quale, quando si assume un caffè di sera, la caffeina fa saltare il ritmo biologico. Indubbiamente esiste il luogo comune che il caffè non fa dormire, anche se molte persone sostengono il contrario e assumono un caffè prima di andare a letto, ma che, addirittura, la caffeina modifichi il nostro “orologio interno”, così come avviene dopo un viaggio in paesi con diverso fuso orario, è una novità.
Lo studio dei ricercatori è basato su un campione, evidentemente molto limitato, di cinque volontari per un periodo di oltre un mese e mezzo, che sono stati sottoposti a due diverse condizioni: assunzione di caffeina tre ore prima di andare a dormire e esposizione alla forte luce sempre nelle ore serali, considerato che l’arrivo del buio, attraverso l’ormone melatonina, predispone al sonno, mentre la luce ha l’effetto di ritardarlo.
I risultati hanno evidenziato che la caffeina ha lo stesso effetto della luce, ovvero fa saltare il ritmo dell’orologio biologico ritardando l’arrivo del sonno di circa 40 minuti, la metà di quanto si ottiene rimanendo esposti alla luce al momento di andare a letto. Scoperto anche qual è il meccanismo secondo cui la caffeina produce questo risultato sull’organismo. Gli scienziati, hanno marcato le cellule con particolari geni in modo da farle diventare fluorescenti quando i geni legati all’orologio biologico erano attivi. In questo modo hanno osservato che la caffeina può bloccare nelle cellule i recettori dell’ormone adenosina, che normalmente promuove il sonno. Questi risultati potrebbero consentire di capire meglio e magari trovare rimedi per alcuni disturbi del sonno connessi il ritmo veglia-sonno nelle 24 ore, detto anche ritmo circadiano.