La ricerca della perfezione. Quanti di noi hanno cercato invano di raggiungere o ad avvicinarsi alla perfezione? Questo stato d’essere, secondo un mio modesto parere, nella vita terrena non esiste. Molti artisti del passato, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Raffaello, Caravaggio e tanti altri hanno cercato di raggiungere, realizzando i loro capolavori, questo traguardo. Dubbio: ma lo hanno raggiunto? Non credo, ciascuno di loro sicuramente non è rimasto pienamente convinto di avere raggiunto questo traguardo, infatti nelle opere successive hanno cercato di affinare le loro tecniche per cercare di raggiungere traguardi più sempre superiori.
Personalmente non mi sono mai posto questo quesito, certo nel mio piccolo ho cercato, e continuo sempre a cercare, di migliorarmi, non sono mai contento del traguardo che ho raggiunto sono sempre alla ricerca di quel di più che mi faccia raggiungere degli obbiettivi che soddisfino il mio io.
Da piccolo mi piaceva disegnare con la matita, poi sono passato ai colori a matita, prima ad acquerello e a tempera poi. Dipingevo prevalentemente paesaggi, scorci panoramici e ritratti. Più grandetto sono tornato al chiaro scuro usando la china, realizzando, anche in questo caso paesaggi, scorci di città e ritratti. Dopo anni, così per magia mi sono rimesso in gioco ed ho voluto sperimentare i colori acrilici, sono rimasto così entusiasta che ho realizzato diverse opere, ma ho abbracciato la pittura astratta, in particolare alla tecnica denominata “Action Painting” (letteralmente pittura d’azione). In questa tecnica il colore non viene steso sulla tela ma viene fatto gocciolare spontaneamente, lanciato o macchiato direttamente sulla tela. L’opera che ne risulta enfatizza l’atto fisico della pittura stessa. Il capostipite di questo stile il grande J. Pollock.
Anche se sono approdato a questa tecnica ho cercato di mettere del mio usando non solo colori acrilici e vernici dai colori vivi e sgargianti ma ho usato sabbia, pietrine, carta, cartone stoffa ed altro materiale vario.
Ultimamente, sempre alla ricerca della perfezione e del soddisfacimento personale, sono approdato alla pittura manuale, ovvero ho cominciato a dipingere con le mani in particolare con le dita e devo dire che ho ricevuto molti attestati di stima, spero sinceri. Tutti mi hanno chiesto “perché non me lo regali?”
Ehm, insomma un artista è geloso delle sue opere e quindi privarsene a titolo gratuito è sì nobile ma, “basi pecuniam non dolet”.
Ad maiora!
