Trentatré anni fa, in via Isidoro Carini, venivano barbaramente uccisi dalla mafia il Generale dei Carabinieri e Prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie trentaduenne Emanuela Setti Carraro, infermiera volontaria della Croce Rossa e l’agente della Polizia di Stato che era di scorta Domenico Russo anch’egli trentaduenne.
Stamani, alla presenza di Rita Dalla Chiesa e di numerosi rappresentanti delle forze dell’ordine e delle autorità civili, si è svolta la commemorazione, con la posa di corone d’alloro e fiori, nel luogo dove si svolse l’eccidio.
Per il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, presente alla commemorazione, “La Città di Palermo conferma la gratitudine per il sacrificio dal Generale Dalla Chiesa, assieme all’ammirazione per il suo impegno e nello stesso tempo il rammarico, perché la sua impostazione espressa drammaticamente in un intervista rilasciata al giornale La Repubblica nell’agosto del 1982, ha segnato, probabilmente, l’accelerazione della sua morte da parte della mafia e della politica e ha ritardato l’accertamento delle responsabilità dentro e fuori lo stato dei mafiosi”.