Ridere delle storture del mondo del lavoro, attraverso il punto di vista di un commesso di un negozio di una nota catena di elettrodomestici, sottoposto alle richieste folli dei clienti, che non sempre hanno ragione.
È ironia, paradossalmente reale, allo stato puro “Scusi, parlo con i televisori?”, il libro di Roberto Pizzo e Lorenzo Pasqua che sarà presentato giovedì 16 luglio alle 17 alla Cgil di Palermo in via Giovanni Meli 5.
Il testo racconta la giornata tipo di un lavoratore di un negozio di elettrodomestici, presentata come una raccolta di battute derivate da episodi di vita vissuta in prima persona o riportati dalle esperienze di altri colleghi. Un susseguirsi di situazioni grottesche e paradossali tra il protagonista e i clienti, per ridere dalla prima all’ultima pagina Dialoghi di ogni genere e conversazioni ai limiti dell’assurdo. Castronerie tecnologiche, violenze grammaticali e domande prive di logica che metteranno a dura prova la pazienza del nostro “antieroe”.
Un modo per raccontare col sorriso un mondo del lavoro, quello dei commessi delle grandi catene di distribuzione, che spesso, sul fronte dei diritti, non sono protagonisti del circuito mediatico, ma che alla fine si rivelano gli “operai” dei nostri anni.
Interverranno, oltre agli autori, il segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo e la segretaria della Filcams Cgil di Palermo Monja Caiolo
BIOGRAFIE AUTORI
Roberto Pizzo nasce a Palermo nel lontano settembre del 1977 e già dieci mesi dopo, prima di pronunciare le prime parole, cantava le sigle dei cartoni animati: un palese segno del destino. Non gli ci vuole molto per comprendere la propria vocazione per l’intrattenimento che comincia a coltivare fin da bambino quando si guadagnava un gelato ed una bibita ogni sera raccontando barzellette ai turisti durante le vacanze estive (prima occasione in cui giustificò il suo cognome!).
Per un decennio la sua inclinazione artistica oscilla tra il canto e la recitazione. Ma ben più importante è la preponderante necessità artistica che cresce in lui, trasformandolo in un camaleontico istrione dai molti volti. Di pari passo con l’aumento della propria criniera si moltiplicano le esperienze artistiche: dai musical ai cortometraggi, dal cabaret al teatro passando per lo studio con maestri d’arte, il nostro “ipertricotico” cerca continuamente di migliorarsi. Il tutto fino all’approdo al Palab di Palermo, dove si “imbatte” in un gruppo di validi artisti e insieme a loro comincia a collaborare alacremente a vari progetti artistici come il PUSH.OW, il TI.LOV e il VOTANTONIO, e nascono i primi due personaggi comici “Il Commesso Pizzo” e “Youpork”. E poi venne un giorno – diverso da tutti gli altri – in cui prende corpo il progetto artistico “Cristiano Pasca e i Ricoverati”, insieme agli amici e colleghi di sempre, con all’attivo il canale Youtube omonimo ed uno spettacolo di varietà dal titolo “La notte dei Ricoverati”.
Progetto ambizioso … sconsiderata follia … sogno strampalato: ai “POSTERS” … l’ardua sentenza.
E il resto, come recita l’adagio … è storia.
Lorenzo Pasqua, siracusano di nascita ma palermitano d’adozione, venne disegnato (ed era ancora una bozza) il 29/01/1979.
Sin da tenera età matite e penne furono le sue alleate per qualsiasi forma d’espressione grafica. Finché arrivarono i 13 anni e con essi gli studi artistici. L’adolescenza fu invasa da un perfezionamento culturale e tecnico, accompagnato da un viaggio cinematografico approfondito e una buona dose di fumetto d’autore.
Giunsero gli anni degli studi accademici. Lorenzo, oramai prossimo ai 20, conobbe l’esperienza della pittura e della fotografia. Aumentò maggiormente l’esposizione cinematografica e la conoscenza dei grandi registi. In un certo qual modo le varie arti andavano congiungendosi.
Superata la laurea finalmente vennero fuori le prime occasioni di lavoro. Il campo di battaglia fu il fumetto e in quel terreno il temerario Pasqua realizzò le sue prime tavole, inserendo varie tecniche grafiche quali la colorazione digitale, l’uso della pittura e la sovrapposizione fotografica. Nacque “Il grande Floyd”, mini storia fantascientifica per la casa indipendente CUT-UP. Poi venne la volta della Narwain, casa editrice statunitense, per la quale il disegnatore realizzò due storie. Una horror, l’altra nuovamente di carattere Sci-fi. “Victims” e “1974”, questi i due titoli, vennero inseriti nelle collane “Bryan Yuzna’s Horrorama” e “Tales from a forgotten planet”.
Gli anni 2000 proseguirono tra alti e bassi, ma Lorenzo continuò a non fermarsi, lavorando nel frattempo come vignettista satirico e illustratore. Dal 2011 anche la recitazione fece capolino e il nostro eroe (vabbè non esageriamo ora …) si ritrovò cabarettista e autore (anche lui tra le mura del Palab di Palermo), sfruttando naturalmente l’utilizzo del disegno come extra per ravvivare l’umorismo dei testi. Nello stesso periodo insieme a Roberto Pizzo dà vita alla coppia artistica “Pizzo & Palo” e contestualmente entra a far parte del collettivo di artisti che qualche tempo dopo partorirà il progetto “Cristiano Pasca e i Ricoverati”.