martedì, 26 Novembre 2024
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Ratti d’accoglienza. Ecco chi fa gli onori di casa all’ingresso della città delle ville

Ratti d’accoglienza. Ecco chi fa gli onori di casa all’ingresso della città delle ville
BAGHERIA (PA) – «All’entrata di Bagheria, per quelli che vengono dall’autostrada, dovrebbero mettere un bel cartello con su scritto «Benvenuti a Bagheria, la città dei topi». Queste le parole di uno dei tanti residenti di via Dottor Filippo Buttitta, che, insieme ad altri cittadini bagheresi e commercianti della zona, ha segnalato una situazione per molti ormai insostenibile e, con il passare del tempo e l’arrivo del caldo afoso, divenuta insopportabile.
Nella strada indicata, lungo la quale i numerosi cassonetti della spazzatura fanno un tutt’uno con il verde selvaggio e le erbacce attorno, tra mobili abbandonati, scatoli e sacchetti, vivrebbe felicemente una folta comunità di topi. «Non sono topi, ma ratti. Guardate quanto sono grossi! Ho paura a buttare ogni giorno la spazzatura», lamenta una signora della via. topolino3
A seguito delle diverse segnalazioni, ci siamo recati sul luogo, constatandone effettivamente il degrado, dovuto, senza dubbio, a comportamenti poco civili da parte di alcuni cittadini, ma anche alla poca cura dell’ambiente e dell’igiene urbana. C’è chi butta i rifiuti non rispettando gli orari stabiliti, altri lasciano direttamente il sacchetto a terra e non parliamo, poi, degli ingombranti. Carta, plastica, oggetti e vestiti, tutto è indifferente.
In un primo momento, arrivando da Palermo abbiamo deciso di percorrere la strada in macchina. Dal finestrino impossibile non notare, facendo attenzione, qualche piccola e lunga codina sbucare da sotto i cassonetti e non possiamo non scorgere tante zampette muoversi lungo i bordi del marciapiede. Posteggiata l’auto, ci avviciniamo ed ecco che arrivano le prime esclamazioni e gli avvertimenti: «State attenti ai topi! Potrebbero assalirvi» – ci dice un signore ridendo. «Se dovete fare qualche fotografia, più avanti abita una delle famiglie più numerose».
Sono davvero tanti, grigi, molto grossi e camminano in comitiva. Li abbiamo visti nascondersi tra foglie e bottiglie e anche affacciarsi dalla rete posta dietro la carreggiata, come se volessero salutarci. Rappresentano certamente anche loro una delle nuove comunità bagheresi emergenti. La presenza costante dei rifiuti, il verde lussureggiante, lo spazio aperto e l’assenza totale di gatti offrono un ambiente sicuro e confortevole anche per le future generazioni.topolino4
«Siamo esasperati perché sono molti. Non è un bello spettacolo per quelli che arrivano a Bagheria. Che immagine diamo della nostra città? – ha dichiarato un residente – È vero che ultimamente la situazione generale dei rifiuti è migliorata. Non c’è il degrado che c’era una volta, le strade sono più pulite e ci sono anche maggiori controlli, ma voi questi qui, questi ratti (perché certamente topolini non sono) come li spiegate? Quando apro il magazzino, posso trovare qualche bella sorpresa. L’amministrazione però dovrebbe fare qualcosa, predisporre una derattizzazione e risolvere il problema».
«Ci sono delle tane dall’altra parte della strada. Non si vedono bene perché sono coperte dall’erba, ma sono parecchie. Quando vado a buttare la spazzatura qualche topo lo vedo sempre. – ci dice un ragazzo – Anzi, vi farò ridere, questi topi hanno pure gli orari: se volete incontrarli, venite qui verso le sette e mezza, otto del pomeriggio, che loro escono per andare in cerca di cibo e per farsi una passeggiata».
Di fronte alle lamentele e dopo avere valutato l’effettivo stato di via Dottor Filippo Buttitta a Bagheria, nei pressi dell’autostrada, esortiamo chi di dovere ad attuare tempestivi e seri provvedimenti, in vista di una soluzione concreta. Altrimenti, a parere di coloro che ci hanno contattato, sembra che si possa considerare l’idea di legittimare ed accettare questa nuova realtà.  Del resto, la comunità dei topi bagheresi non potrebbe dare il suo significativo contributo, accogliendo tutti coloro che raggiungono la sempre più nota città delle ville?

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