Entrare dopo tanto tempo a Villa Napoli, riemersa dopo un lungo restauro: sorta nel ‘500 attorno all’antica Torre Alfaina (o Cuba Soprana) che faceva parte del parco del Genoardo, la residenza passò ai Ventimiglia, ai Galletti, ai Rao e Torres, e infine al giurista Carlo Napoli.
Nel ‘600 venne dotata di una scalinata a tenaglia, nel ‘700 Vito D’Anna le donò soffitti affrescati al piano nobile e nella cappella di Santa Rosalia.
Visitarla sarà una sorpresa straordinaria visto che viene restituita alla comunità dopo una lunga storia di furti, sfregi, abbandoni, sequestri. E’ di proprietà della Foss, ma affidata prima per tre anni e ora per un periodo più lungo alla Soprintendenza che ne sta curando il recupero (è un progetto da un milione di euro) e la apre alle visite.
“Grazie a questi interventi e a un lavoro di valorizzazione, è stato possibile riaprire questo tesoro della città – dice l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – Il piano nobile è tornato di nuovo accessibile, consentendo di scoprire la bellezza e il valore storico di questo luogo unico. Siamo già al lavoro per recuperare la parte sotterranea della villa, dove saranno visitabili i preziosi scavi archeologici”.
Il piano nobile, gli affreschi, la cappella di Villa Napoli e il giardino con la Cubola saranno visitabili domani e sabato (1 e 2 novembre) con le Vie dei Tesori che apre così il suo ultimo weekend.
Info su www.leviedeitesori.com.