venerdì, 20 Settembre 2024
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HomesocialeCosmetici per bambine: l'allarme di Codacons

Cosmetici per bambine: l’allarme di Codacons

COSMETICI PER BAMBINE? INUTILI E RISCHIOSI. CODACONS: "UNA FOLLIA VENDERE COSMETICI INADATTI AI BAMBINI. CHIEDIAMO SEQUESTRO IN TUTTA LA SICILIA DI QUESTI PRODOTTI, OSCURAMENTO DEI SITI E ARRESTO PER CHI LI PUBBLICIZZA E VENDE

Sequestro in tutta la Sicilia dei cosmetici destinati ai bambini, oscuramento dei siti che ne promuovono la vendita e denuncia penale – fino all’arresto – nei confronti dei soggetti che li pubblicizzano e/o commercializzano: il Codacons e la Task Force Legale Tanasi Consumers scendono in campo con un’iniziativa dedicata alla tutela dell’infanzia, indispensabile, vista la diffusione di una tendenza pericolosa e sbagliata.

L’Associazione denuncia infatti i rischi legati alla cosmeticoressia, la nuova pericolosa “moda” – nata negli USA e sbarcata anche in Italia – legata all’utilizzo esasperato da parte di bambini (in genere tra 6 e 11 anni) di cosmetici e prodotti estetici inadatti all’età, dai sieri ai detergenti esfolianti, dalle maschere alle creme anti-age. Il tutto per evitare inestetismi della pelle, condividendo questa attività sui social network.

Una pratica inutile e rischiosa, che porta bambini in età scolare a essere ossessionati da skincare e beauty con possibili, serie conseguenze per la loro salute fisica e psicologica. Un problema che sta diventando ineludibile e che prende le mosse dall’idea ripetitiva, persistente e angosciante di avere qualcosa da correggere: un’ossessione che mette a dura prova l’autostima di questi bambini e il loro naturale percorso di crescita.

Codacons e Task Force Legale Tanasi Consumers spiegano che “Proporre prodotti cosmetici ai bambini, del tutto inadatti alla loro età, è una follia: per questo chiediamo di fermarne, prima che dilaghi come altre mode nate sui social, la diffusione in Italia”.

Per le due organizzazioni: “Servono misure stringenti per evitare di far precipitare i minori in una trappola dalla quale si fa sempre più fatica a uscire. Un abisso legato a presunti difetti estetici e che porta a perdere l’entusiasmo e il coinvolgimento nella vita relazionale, sociale, scolastica”.

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