Qinwen Zheng si conferma campionessa dei Palermo Ladies Open. Dopo il trionfo nel 2023, la tennista cinese, n. 7 della classifica mondiale, ha vinto anche la 35esima edizione del torneo del Country, battendo in finale la ceca, n. 2 del seeding, Karolina Muchova con il punteggio di 6-4 4-6 6-2 in 2 ore e 48 minuti di gioco. Un match lottato e combattuto che ha entusiasmato i tanti appassionati che hanno riempito le tribune del Country Time Club, dove era presente tra gli altri anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.
Ad avere la meglio è stata Zheng, più fresca atleticamente e lucida nel terzo set dopo due parziali equilibrati. A vincere il primo è stata proprio la cinese, brava a recuperare due break di svantaggio (di cui uno subito in apertura) e chiudere il set strappando il servizio a Muchova per la terza volta. Dopo un avvio segnato da 14 gratuiti, la ceca, ex n. 8 al mondo, è salita di livello nel secondo parziale, impensierendo Zheng (che per la prima volta nel torneo ha perso un set) con tante variazioni nei colpi. Nel terzo, però, l’inerzia è tornata in favore di Zheng che conquista così il terzo titolo WTA in carriera dopo Palermo 2023 e Zhengzhou 2023.
La nativa di Shiyan, inoltre, diventa la quarta tennista nella storia a vincere due edizioni consecutive dei Palermo Ladies Open dopo Mary Pierce (1991-1992), Irina Spirlea (1994-1995) e Anabel Medina Garrigues (2004-2005-2006). Un risultato che, di contro, non cancella la splendida settimana di Muchova. Rientrata nel circuito meno di un mese fa dopo l’infortunio al polso, operato lo scorso febbraio, la ceca non giocava una finale WTA dal Roland Garros 2023.
“Abbiamo assistito ad una grande finale tra 2 protagoniste assolute del circuito – hanno sottolineato il presidente del Country Time Club, Giorgio Cammarata, ed il direttore del torneo, Oliviero Palma – si è chiusa l’edizione più bella e spettacolare dei Palermo Ladies Open. Siamo felici dello spettacolo offerto ai 15 mila spettatori che in 9 giorni hanno riempito le tribune del circolo ed ai 10 milioni di telespettatori che hanno assistito ai match in 32 Paesi al mondo. Cala il sipario su un’edizione da record che siamo sicuri ricorderemo a lungo”.
“Mi sembrava di rivivere lo scorso anno quando ho giocato con Paolini che è un’ottima giocatrice, migliorata tanta – ha detto Qinwen Zheng – anche Muchova è stata un’avversaria ostica, lei è arrivata anche in finale al Roland Garros. Non è stato così semplice. Non è stato facile nel primo set: ho avuto un inizio difficile, a volte non sono riuscita a concretizzare i colpi come volevo. La mia avversaria è stata brava a variare nel gioco e a coprire la rete. Non è stato semplice, ma alla fine è andata bene. C’è voluta pazienza e c’è voluta costanza nel gioco, dovevo aspettare il momento giusto. Stasera c’era un bambino che a ogni punto mi supportava. Questo mi faceva piacere. A me piace molto giocare in Italia, gli italiani sono passionali. La finale agli Australian Open? Dopo quella finale non avevo quasi più voglia di combattere. A Palermo ho ritrovato questa voglia, penso che questo possa aiutarmi. Non c’entra la potenza, questo non basta nel tennis. Serve una condizione fisica e mentale”.
Nove mesi di stop per un problema al polso che a febbraio l’ha costretta ad un intervento chirurgico, poi il rientro il 25 giugno ad Eastbourne sull’erba e, 26 giorni dopo, la finale a Palermo. Alla vigilia del Olimpiadi Karolina Muchova ha ritrovato gioco e risultati. “Mi congratulo con la Zheng per la vittoria, è stata davvero una bella lotta – ha sottolineato la tennista ceca – essere a Palermo è stato davvero speciale, anche perché tornavo dopo una lunga pausa ed aver raggiunto la finale, è stato un grande risultato. Voglio ringraziare il Country Time Club e l’organizzazione del torneo per avermi dato la possibilità, attraverso una Wild card, di partecipare”.