lunedì, 23 Dicembre 2024
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LA PUPA SI RICREA, un evento di Salvare Palermo: lunedì 22 luglio all’Orto Botanico

La Pupa si ricrea. 1924-2024 - Seconda tappa è in programma lunedì 22 luglio, alle ore 19,30 all'Orto Botanico di Palermo

La Fondazione Salvare Palermo promuove il progetto “La Pupa si ricrea”, dedicato alla
figura femminile raffigurata in uno dei tre pannelli che fanno parte integrante
dell’impaginato architettonico del fronte esterno del Panificio Morello, all’interno del
mercato storico del Capo, nel piano terra del Palazzo Serenario.

I pannelli, di straordinaria bellezza e dotati di una eccellente qualità tecnica, materica ed
estetica, sono in mosaico di tessere di pasta vitrea, in parte dipinte da uno strato di smalto
ed in parte trasparenti lasciando intravedere il fondo a foglia d’oro. I due pannelli
orizzontali riportano la denominazione del proprietario Salvatore Morello, mentre il
pannello laterale è dominato dalla figura femminile, la “Pupa”, affettuoso appellativo dato
dagli abitanti e commercianti del mercato. Con un abito curato nei dettagli cosi come la
sua capigliatura, la Pupa appare impreziosita da monili e circondata da spighe e fiori,
richiamando l’antico culto di Demetra e la simbologia della fertilità e dell’abbondanza, cui
è strettamente collegata la funzione stessa della panificazione, e per una certa somiglianza,
ha fatto pensare ad un ‘ritratto‘ della giovane Vincenza Morello, che aveva sposato il
cugino Salvatore proprietario del forno.

L’opera musiva. La storia
L’autore di questo capolavoro realizzato nei primissimi anni venti del Novecento e a oggi
ignoto, potrebbe essere identificato, secondo alcuni studiosi, in Salvatore Gregorietti o,
restando nel panorama palermitano, ad un artista della bottega di Pietro Bevilacqua.
Nel 1991 il pannello viene dichiarato di interesse storico artistico con decreto assessoriale,
e nel 2015 con altro decreto assessoriale riconosce l’interesse storico, artistico ed
etnoantropologico dell’intera bottega, alla quale nel 2004 la Camera di Commercio di
Palermo aveva conferito una targa d’oro, in quanto patrimonio della città non solo
economico ma soprattutto culturale.
Dopo il crollo di parte di Palazzo Serenario, nel cui piano terra è collocata la bottega, si è
proceduto al distacco dei tre pannelli dal fronte e al loro trasferimento temporaneo nel
Palazzo Ajutamicristo sede della Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di
Palermo, dove il Prof. Franco Fazzio ha eseguito l’attento intervento di restauro.
Nel 2016 i tre pannelli sono stati restaurati a cura della Soprintendenza per i Beni
Culturali e Ambientali di Palermo e dalla Fondazione Salvare Palermo, grazie al contributo
di diversi sponsor, e sono temporaneamente collocati presso la sede della Soprintendenza.

Il progetto
Il progetto in itinere nasce da un’idea della past president della Fondazione Salvare
Palermo Rosanna Pirajno, e si propone di ricreare attraverso una ricerca
approfondita la riproduzione del vestito e dei monili della “Pupa”, per poi esporla in un
viaggio itinerante nei luoghi più significativi della città.
Si vuole così attualizzare una figura, quella della “Pupa”, espressione di un periodo storico,
gli anni Venti, molto significativo per la città di Palermo, eleggendola a icona “laica” del
2024.
Lo studio delle parti è stato eseguito dalla studiosa del costume Roberta Barraja e dalla
designer del gioiello Laura Plaja, e si basa su una dettagliata analisi storica che si
arricchisce, addentrandosi nell’elaborato di ricerca, con la descrizione dei minuziosi
particolari ispirati ai motivi decorativi dell’epoca e si completa con la cartella tonale e la
ricerca dei materiali, a conferma della originalità, della raffinata eleganza e dell’aderenza
del costume e dei gioielli ai canoni estetici della moda del tempo.
Le due studiose hanno realizzato l’abito in scala 1 a 2 perfettamente riproducente quello
della “Pupa”, corredato anche dalla riproduzione, sempre ovviamente in scala, dei gioielli
che la adornano.


La casa di moda “La Vie en Rose” e la gioielleria “Fecarotta” propongono le
“attualizzazioni” di abito e gioielli, nel contesto della attenzione al periodo della “Palermo
Liberty” che le importanti mostre, “The Golden Age” della Fondazione Sant’Elia e
“Palermo felicissima” per Coopculture, hanno dedicato.
Abito e monili nel corso del 2024 saranno esposti in alcuni monumenti e luoghi simboli
del nostro territorio, nonché nelle vetrine dei più importanti negozi della città, certi della
forza iconica di questo simbolo del nostro periodo “Liberty”.
Il progetto è realizzato dalla Fondazione Salvare Palermo onlus con il contributo di
Fondazione Sicilia, ConfCommercio Palermo, e Touring Club Italiano – Club di Territorio
di Palermo.

La prima tappa, grazie alla Fondazione Sant’Elia, si è svolta a Palazzo Sant’Elia con la
inaugurazione nel mese di maggio.
Per la seconda tappa è stata scelta la sede dell’Orto Botanico.
La presentazione sarà lunedì 22 luglio alle ore 19,30.

Programma dell’evento
Saluti istituzionali di Roberto Lagalla, Sindaco del Comune di Palermo, e di Michelangelo
Gruttadauria, Presidente del Sistema Museale di Ateneo.
Interventi di Salvare Palermo e Partner: Daniele Anselmo, Presidente della Fondazione
Salvare Palermo onlus; Giuseppe Dragotta, Commissione Restauri della Fondazione
Salvare Palermo onlus; Rosario Schicchi, Direttore dell’Orto Botanico di Palermo, che
relazionerà su “I fiori della Pupa”; Patrizia Di Dio, AD La Vie en Rose; Fabrizio Fecarotta,
Fecarotta Antichità; Roberta Barraja, costumista e studiosa del costume; Laura Plaja,
designer del gioiello.

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